La Lega Giovani si confronta con il Likud di Bibi Netanyahu. 

Il tema dei rapporti Lega-Israele si fa sempre più interessante. E si declina sia come aperto sostegno allo Stato ebraico, sia nelle relazioni sempre più fitte che la Lega intrattiene con il partito dei conservatori israeliani.

E’ alla ricerca di una sua fisionomia sempre più precisa, il Carroccio. Dopo la fase del federalismo, alternata a momenti di battaglia secessionista, da qualche anno – con Matteo Salvini – si propone, con notevole riscontro elettorale, come un partito nazionale e “di destra”, una destra che sta fra il sovranismo e un profilo liberal-conservatore, qualcosa che non sia la semplice riproposizione di quel popolarismo europeo che Italia e Germania (e altri Paesi ancora) conoscono bene. La Lega potrà forse anche entrare nel Ppe, ma sembra non rinunciare all’idea di essere qualcosa di nuovo, un partito italiano, presente da nord a sud, collegato alle destre mondiali e che resti nel solco di un’area di governo.

Una destra nuova, ma di governo.

C’è un gran fermento, in questo senso, a tutti i livelli. In entrambe le direzioni (filo-sionismo e diplomazia conservatrice) va visto l’intensificarsi dei rapporti con Bibi Netanyahu, che di questo conservatorismo moderno è da anni un faro, a maggior ragione dopo l’uscita di scena di Donald Trump, un altro che – con il brasiliano Jair Bolsonaro – rappresentava un punto di riferimento di questa nuova destra.

La Lega è oggi un partito amico di Israele e del suo primo ministro conservatore. E ieri la Lega Giovani ha organizzato un webinar sulla politica israeliana con esponenti del Likud.  Introdotto dal vicepresidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, on. Paolo Formentini, i ragazzi del Carroccio si sono confrontati con Eli Hazan, direttore degli affari esteri del Likud e Ariel Kallner, ex deputato alla Knesset per il partito di Bibi Netanyahu. 

“Un momento di confronto ed arricchimento – dice la Lega – tra le due formazioni politiche, di paesi alleati ed amici, che hanno già condiviso iniziative analoghe segno del rapporto stabile tra i due partiti, rispettivamente i più grandi partiti dei loro paesi. La Lega Giovani con il segretario internazionale Davide Quadri coadiuvato dai ragazzi che partecipano al tavolo esteri dei giovani leghisti ha espresso le condoglianze per la recente tragedia del Monte Meron poi hanno toccato assieme tantissimi argomenti sui relativi paesi e poi espresso intenzione di rafforzare la collaborazione”.

“Il quadro mondiale – dice Quadri – pone sfide comuni tra i nostri paesi, così come a tutti i partiti conservatori, in un mondo post pandemico che deve vedere la persona e la comunità al centro. Con radici salde verso il domani, e su questo da un paese che dell’emergenza e della frontiera ha fatto un modello abbiamo molti spunti da prendere”.

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