Il viaggio dei Millennials
Li trovi sempre più spesso in agenzia di viaggi per acquistare pacchetti, voli e sistemazioni esclusive per le proprie vacanze. Chi? Proprio quelli che non ti aspetteresti mai di trovare: i Millennials (18-35 enni). Lo rivela un’analisi di TNS svolta su 14.000 persone per conto dell’Asta, ovvero l’American Society of Travel Agents, che ha osservato come nell’ultimo anno negli Stati Uniti il 22% delle famiglie americane guidate dai Millennials che guadagnano più di 50 mila Dollari ha prenotato un viaggio presso un’agenzia, con un incremento del 14% rispetto a 3 anni fa.
Si tratta di un segnale “debole” dato che coinvolge una piccola fetta di consumatori (peraltro statunitensi), ma è un dato che fa riflettere soprattutto perchè i Millennials o Generazione Y, sono i più grandi utilizzatori dei canali digitali, sia per la consultazione che per l’acquisto di servizi e prodotti di ogni tipo. E quindi?
Quindi quando si tratta di risparmiare e di trovare un’offerta, in presenza di scarsità di risorse economiche, possiamo stare sicuri che il Millennial di turno opererà sul proprio smartphone fino a scovare quella più conveniente, ma quando il reddito cresce e la disponibilità economica c’è, si vuole un servizio all’altezza del proprio denaro e delle proprie necessità. La personalizzazione del viaggio, sia in termini di servizi che di soluzioni pensate per un cliente tecnologico e giovane, la sicurezza della puntualità di voli, il confort delle stanze e un sistema oliato di transfer e spostamenti all’interno delle mete di destinazione sono i principali elementi che si contrappongono al classico viaggio low-cost che è stato sperimentato ripetutamente, ma che non sempre viene rimpianto.
Il segnale come detto è “debole”, ma significativo. Ed anche in Italia, quando il reddito (o il patrimonio) c’è, permette al settore delle agenzie di viaggio di guardare con ottimismo anche ad un segmento di clienti che era stato raccontato come irraggiungibile.