Mentre sale il tasso di disoccupazione giovanile in Italia, soprattutto grazie alla riduzione del numero di giovani inattivi (sic!) ovvero coloro che avevano rinunciato a studiare, formarsi professionalmente o cercare lavoro, trovando certificazione nelle parole del Ministro del Lavoro Poletti secondo il quale “nel quadro complessivo preoccupa la situazione dell’occupazione giovanile, per cui alla diminuzione del tasso di inattività tra i giovani corrisponde solo un aumento della disoccupazione”, fiorisce in modo quasi incontrollato ormai il fenomeno degli “stagisti”. Sono figure che pur di entrare in contatto con il mondo del lavoro, seppur con titoli di studio e competenze importanti, vengono […]