10Nov 17
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La Madonna del latte, la Madonna della vita, la Madonna del fuoco, la Madonna del soccorso, del rosario, della misericordia, delle grazie, della neve, della corona, della rosa, della catena, del carmine, del buon consiglio. Ovunque ti chiamano e ti aggiungono qualcosa accanto al tuo nudo nome. Solo i pittori e gli scultori non ti aggiungono nulla e in questo ti rendono eterna. Beato sia Antonello da Messina, che non ti ha dipinto sul trono, in posa imperiale, trionfante, ma come una ragazza piena di timore, esitante, che si copre il petto appena le viene detto che aspetterà in pancia […]
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09Nov 17
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Michelangelo, omosessuale. Leonardo Da Vinci, omosessuale. Pasolini, omosessuale. Franco Zeffirelli, Luchino Visconti, Pedro Almodóvar, Andy Warhol, Renato Zero, Tiziano Ferro, Freddie Mercury, George Michael, Lord Byron, Virginia Woolf, Truman Capote, Dolce & Gabbana, Valentino, Elton John, Aldo Busi, Arthur Rimbaud, Oscar Wilde, Federico Garcia Lorca, tutti omosessuali. L’arte fa i conti con la realtà, che è complessità dell’umano, non semplificazione. Io non sono omosessuale e sicuramente non diventerò mai Michelangelo (che forse lo sarebbe stato ugualmente a prescindere dalla sua presunta omosessualità). Ma chi vuole sbianchettare l’omosessualità dall’arte, in generale chi vuole sbianchettare la complessità dell’umano dall’arte, in nome e […]
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08Nov 17
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Arrivi alla Villa dei cento camini, ad Artimino, vicino Firenze, una villa medicea che toglie il fiato per la sua bellezza. Eppure non ti innamori di lei. Lo sguardo te lo rapisce, improvvisamente, senza nessun avviso, un piccolissimo quadro di Mario Sironi che la Casa d’Arte San Lorenzo stava mettendo in mostra, assieme ad altri importanti artisti del Novecento. Tutto il resto è scomparso. Non perché il resto non fosse importante, ma perché l’amore è così: infondato e illogico, brutale e ingiusto. C’erano De Chirico, Rossi, Soffici, Schifano, Testa, Botero, Christo, eppure i tuoi occhi si sono bruciati davanti a […]
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07Nov 17
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L’amore è folle, ma perché dovete riempire di preservativi il Lungotevere di Roma? Fatelo cento volte al giorno, mille volte, amatevi in tutte le posizioni, con tutta l’inebriante frenesia erotica di chi vuole pazzamente palpare, succhiare, spingere; ma perché dovete gettare il succo del vostro desiderio sul lungofiume più bello d’Italia? Perché quella molliccia membrana di lattice che, se l’aggomitoli in un fazzoletto, è poco più grande di una caramella, non la buttate in un cassonetto? E tu, Raggi, sindaco della città, perché non ti accorgi che camminare per strada, scansando i profilattici usati, cancella in un secondo milioni e […]
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06Nov 17
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Alla fine l’hanno fatto. Uno dei monumenti fascisti più integrali d’Italia è stato brutalmente manomesso, per dare corda al politicamente corretto che vuole evirare e censurare l’arte che non conviene mostrare: quella prodotta nel ventennio dal regime di Benito Mussolini. A Bolzano, infatti, una delle città rivisitate dal fascismo, come Forlì, Latina, Sabaudia, Predappio, hanno avuto il sacrilego e maledetto coraggio di sovrascrivere con il neon sul bellissimo e articolato bassorilievo di 36 metri, in marmo travertino, che lo scultore altoatesino Hans Piffrader realizzò su commissione del regime fascista sul frontale della cosiddetta Casa Littoria, poi Palazzo degli Uffici finanziari. […]
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05Nov 17
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Roma peggiora a vista d’occhio. L’immondizia è ormai una condizione dell’anima, uno status psicologico, un abito. Non te ne accorgi neppure più. Ci abiti attorno, ci convivi, la accetti quasi naturalmente, come naturalmente accetti le rughe sul volto e i capelli che si imbiancano. Inizia a far parte di te, ad entrare nel paesaggio interiore ed esteriore che ti aspetti. Una discarica improvvisata in più o in meno, sulla via Tuscolana o sulla Flaminia, non la rilevi neppure. La dai per scontata. Appunto fa parte del paesaggio consueto, come gli uccelli e i platani sul Lungotevere. È il momento peggiore: […]
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04Nov 17
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Venezia ti disturba. Vivi nella tua città, nella tua villetta, porti a scuola i bambini, vai in palestra o al cinema, o a fare la spesa, o in ufficio, e tutto quello sembra il mondo, il mondo umano. Poi vai a Venezia e capisci che devi rifare tutti i conti. Venezia è un extramondo. Esistono le città, e poi esiste lei, Venezia, che, pur essendo tutta umana, non ha nulla di umano, di ragionevole, di sensato. Che ragionevolezza ci può essere nel vivere sull’acqua come una libellula? Che sensatezza ci può essere nel costruire, secolarmente, il più grande tributo dell’uomo […]
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03Nov 17
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La poesia è come un evidenziatore. Dove passa, illumina, evidenzia. E dopo averlo fatto, se ne torna al suo silenzio. Chiudi il libro e lo rimetti a posto; ma il tratto illuminato non è rimasto nel libro, ti si è attaccato agli occhi, nella mente. E lavora, lavora, lavora dentro, senza che tu lo sappia. Ha modificato un millimetro della tua retina, così che tu veda diverso. Ha modellato una riga della tua lingua, così che tu parli diverso. E quando ti troverai ad abbracciare, lo farai con un senso della carezza o della rabbia che prima non avevi. L’infinito […]
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02Nov 17
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La tassa di soggiorno è una crudele porcata. Ti sposti per lavoro da una città all’altra e, oltre ad essere tassato, in modo vessatorio, con il pieno di benzina, con il sovraccarico delle autostrade, con l’IVA ad ogni acquisto, con i biglietti del treno, con i telefonini, arrivi per lavoro in una città come Venezia (ma potrei dire molte altre) per guadagnare il tuo onestissimo modestissimo pezzo di pane e ti trovi l’albergatore che ti ammolla il solito aumento sulla tariffa della camera, adducendo come motivo questa maledettissima tassa. Tu entri in una città e ti tassano. Non ti sembra […]
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01Nov 17
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Hanno parchi, boschi, strade di campagna, boulevard, argini verdeggianti e loro invece si sfondano di esercizi idioti in palestra. Come poter andar a letto con un bel divo di Hollywood e accontentarsi invece di vibratori e vagine gonfiabili. L’assurdo più assoluto è a Venezia: come fai a sfondarti di cyclette, panche e addominali, in un cesso di palestra squadrata, maleodorante di sudore, con la musica cretina che ti pompa alle orecchie, mentre invece se esci fuori, vedi in pratica Dio? Come fai a stare in un barattolo di cemento, tra tapis roulant, cardiofrequenzimetri ed elettrostimolatori, mentre invece se esci fuori, […]
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