L’arte nel silenzio cristiano

C’è un Natale non scontato che potete fare: incontrare gli artisti del silenzio. Chi sono? Sono gli artisti che non trovate in showroom, gallerie o case d’asta. Li trovate nelle chiese. Hanno deciso di servire non il clamore, ma il silenzio; non l’effervescenza reclamizzata delle biennali, delle triennali, ma la solitudine appartata e custodita delle cappelle, dei monasteri, dei fonti battesimali, degli amboni, dei cibori, degli altari. L’arte cristiana è finita solo nella mente di chi desidera vederla finita. Andate a Capezzana, vicino Prato, guardate la chiesa del XII secolo, affrescata magnificamente nell’abside; andate a Valdagno, vicino Vicenza, nella parrocchia […]

  

Fenomenologia dei centri storici

Se un secolo fa, arrivando in una città, chiedevi: dov’è il duomo? Loro te lo indicavano. Se chiedevi: dov’è il palazzo comunale? Loro te lo indicavano. Ma se dicevi: dov’è il centro storico? Loro non sapevano cosa rispondere. Il centro storico è un concetto urbanistico e paesaggistico assai recente. È nata, in Italia, solo negli ultimi 4-5 decenni la consapevolezza generalizzata del centro storico, come realtà da conservare, custodire, curare nel suo aspetto estetico, valorizzandone tracce, testimonianze, espressioni e stratificazione secolare, pedonalizzando le vie principali, aprendo musei e gallerie che espongono la memoria del territorio (grandiosa o spuria che fosse), […]

  

Mamma comunismo

Il comunismo ha prodotto milioni di morti, ma tra le ideologie tragiche del Novecento è quella che ha stimolato un numero pressoché sterminato di opere d’arte, murales, film, documentari, pitture, sculture, canzoni, saggi. La sua mitologia vive proprio di questa doppia polarità: quella drammatica, fatta di uccisioni, soppressioni, gulag, attentati, tiranni, livellamenti di povertà, e dall’altra parte un fiume sempre vivo di rielaborazioni artistiche, filosofiche, espressive, fatte in suo nome, nel nome di un’uguaglianza degli umani, in ogni paese del mondo dove il comunismo ha attecchito come aspirazione e movimento politico. Il nazismo promosse solo un’arte e un’architettura civile di […]

  

Al Pantheon i geni, non i supini

Ma se mettessimo davvero la salma del re Vittorio Emanuele III dentro al Pantheon a Roma, accanto alla tomba eterna di Raffaello, le salme di Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Giorgio De Chirico, Giuseppe Ungaretti, Gabriele D’Annunzio, Italo Svevo, Vittorio De Sica, dove le avremmo dovute mettere? Avremmo dovuto dedicare uno speciale mausoleo per ciascuno di loro. Perché è vero che nel Pantheon è sepolto anche un altro re d’Italia, ma col tempo, con il turismo globalizzato che si concentra a milioni ogni anno in visita a questo tempio, il Pantheon ha smesso di essere il luogo di sepoltura di reami […]

  

Arte e politica sono gemelle

Che cos’hanno in comune Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio e Luca Nannipieri, oltre ad essere considerati delle teste matte e avere l’insana logorrea dei critici d’arte? Hanno in comune questo: l’arte l’hanno mischiata – sciaguratamente, spericolatamente – con la politica. Molti non ce lo perdonano. Dicono: o ti occupi d’arte o fai il politico. La storia, in realtà, dimostra che intellettuali, scrittori, filosofi, artisti, storici dell’arte hanno da sempre intrecciato il loro lavoro con l’agone politico: tra i viventi, il filosofo Massimo Cacciari è stato più volte sindaco di Venezia e l’intellettuale Claudio Magris è stato senatore; il noto e riverito […]

  

La vecchiaia è silenzioso miracolo

“Da quanto tempo non mangio i biscotti!” dice la voce debole di un’anziana signora, sul lettino d’ospedale dell’Humanitas Mater Domini di Castellanza, dopo che i medici, mettendole una flebo in vena, le hanno chiesto di mangiare qualcosa. La vecchiaia, a vederla, è meravigliosa. Tutto può diventare silenzioso miracolo, sorpresa: anche mangiare due biscotti. I bambini sono plateali nella loro scoperta del mondo. Il loro stupore è scenografico, teatrale: corrono, smaniano, allargano le braccia, disordinano. I vecchi invece vivono scoperte inaudite nel covo della loro accudita, riparata separatezza, nel perimetro circoscritto che va spesso dalla camera da letto al bagno. Il […]

  

Il sesso è il sonno dell’arte

Gli artisti hanno un buco nero in cui il loro talento – improvvisamente, maledettamente – diventa muto. Qual è questo buco nero? Il sesso. Anche nella modernità che ha perso pudicizia, vergogne e reticenze, gli artisti si sono sempre mutilati nel confronto artistico con il fatto sessuale. Trovatemi un capolavoro che rappresenti, idealizzi, metamorfizzi, dissacri o lodi l’amplesso. Non c’è. Ci sono capolavori sulla nascita e sulla maternità (Severini, Kahlo), sull’ultimo respiro prima della morte (Sughi), sulla solitudine (Carrà, Otto Dix), sull’amicizia (Renoir, Cézanne), sull’odio (Kokoschka), sul bacio amoroso (Rodin, Klimt), sulla battaglia (Rubens, Fattori, Rousseau), sulle stragi (Bruegel il […]

  

Zero soldi alle chiese chiuse

Le chiese sono sempre più chiuse. Ho una proposta: niente finanziamenti a chi chiude le chiese. Tu prete, tu vescovo, la tieni chiusa perché hai paura dei ladri? Benissimo. Visto che le chiese, oltre ad essere luoghi di preghiera, sono un servizio alla cittadinanza (perché la loro conoscenza è un diritto e la loro fruizione una prestazione pubblica come il pronto soccorso aperto), se tu le tieni chiuse, non offri quel servizio che la chiesa in sé incarna. Produci dunque un disservizio. E i disservizi si pagano. In che modo? Negandoti l’accesso ai finanziamenti pubblici per i restauri e le […]

  

La Reggia della nostra vergogna

La Reggia di Colorno invasa dall’acqua esondata dal letto del torrente Parma è forse la fotografia più esatta dell’Italia. Perché? Perché l’Italia oramai è questo: prevedibilità. Tra una settimana piove di nuovo? Possiamo tranquillamente prevedere che, sull’altare di una mancata e programmata prevenzione, verrà immolato uno qualsiasi dei beni monumentali del paese. La cronaca è fitta di queste previsioni puntualmente avverate. Il sito archeologico di Sibari, una delle città più ricche della Magna Grecia, vicino Cosenza, alluvionato completamente più volte; le rovine del muro perimetrale della Casa del Moralista a Pompei crollate ai primi schizzi dal cielo; così come i […]

  

La battaglia al cuore dello Stato

Da qui lanceremo la rivoluzione. Andremo al cuore dello Stato, così elefantiaco, così burocratico, così lontano, per togliergli uno dei suoi poteri più consolidati: la tutela del patrimonio storico artistico. I nostri luoghi, le piazze, le strade, le mura, le chiese, i musei, i palazzi affrescati, le dimore e le abitazioni storiche, i posti in cui quotidianamente viviamo, camminiamo, frequentiamo con i figli, gli amici, i genitori, non possono essere tutelati, sorvegliati, restaurati, da una struttura lontanissima, spesso indifferente. Così come non puoi fare all’amore a distanza con una donna o un uomo, così la dedizione, la cura, la premura, […]

  

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