I finti cacciatori di falsi

Esiste una nuova professione nel mondo dell’arte: i (finti) cacciatori di falsi. Se vuoi sentirti e dimostrarti moralmente elevato, non hai che da dedicarti a questo nuovo impiego: radiografare case d’aste, collezioni, post su Facebook, e sputtanare sui social i possessori di quelle opere che tu giudichi falsi. Allora elenchiamo alcune regole chiare contro questi sputtanatori di professione: 1) ogni cittadino ha il diritto di esprimere un proprio giudizio, anche dire che un’opera di Picasso o Piero Dorazio sia falsa. 2) ogni cittadino, se si ritiene esperto e convinto, se ravvisa che esistano in commercio opere false, di cui si […]

  

Facebook è la tomba dell’arte

Facebook è la tomba degli artisti. Utilissimo, quotidiano, gratuito, aperto 24 ore su 24, è la galleria ideale per chi non ha la possibilità di avere atelier e show-room nella propria città e non riesce ad esporre nei musei o nelle grandi collezioni nazionali. Dunque, viva Facebook perché democraticizza uno spazio pubblico mentre gli altri luoghi costano e sono proibitivi. Ma Facebook da una parte ti innalza, dall’altra ti seppellisce. E tu, artista, non te ne accorgi. Me ne accorgo io, critico d’arte, quando vengo a vedere dal vivo le tue opere. Su Facebook tu, artista, per catturare Mi piace, […]

  

Il nostro lavoro è inutile

In fondo il mio lavoro è inutile. Il nostro lavoro è inutile. Sono anni che su RaiUno, su Panorama, sul Giornale, ho scritto, denunciato, dimostrato lo stato di patente criminalità che alberga attorno ai templi di Portuno ed Ercole Vincitore a Roma, vicino al Teatro Marcello, presso cui sono stato anche aggredito da spacciatori infami, come documentato in un mio reportage sul settimanale mondadoriano, così come in molti altri siti archeologici e artistici italiani che versano in pesantissima incuria. Risultato? Niente. Assolutamente niente. Pura indifferenza delle istituzioni, del Comune e del Ministero dei Beni culturali che dovrebbero tutelare la salute […]

  

Il collezionista di Prato

Mi disse: “so che fai un’asta di beneficenza per salvare un bambino gravemente malato. Vieni qui. Ho preparato una cosa per te”. Lo avevo conosciuto per le sue mostre in giro per l’Europa (l’ultima quella su Hermann Nitsch alla Fondazione Opera Santa Rita di Prato), ma di persona lo avevo incontrato sì o no un paio di volte. Andai così da lui, al Macrolotto 2, zona industriale di Prato. Appena entrai nel suo grande magazzino, fatto di scaffali, binari e corsie pieni di opere d’arte, disegni, sculture, pitture, dossier, mi portò accanto ad un tavolo e mi fece vedere una cartella. “Aprila”, […]

  

Monumentum

Se cancelliamo il campo di concentramento di Auschwitz, la memoria di Auschwitz scompare? Oppure, se manteniamo integro il campo di concentramento di Auschwitz, la memoria di Auschwitz è garantita? La memoria ha bisogno di oggetti e luoghi tangibili per continuare a ricordarsi, oppure può sopravvivere anche nella più completa cancellazione della realtà tangibile? È il mistero del monumento, necessario e sommamente inutile al tempo stesso. Monumentum: questa parola ‘abisso’ che, da sempre, sacralizza una memoria, ma al contempo non la assicura; innalza il nome di un imperatore, di un filosofo, di una battaglia, di militi caduti, di una strage, ma […]

  

Italiani, smettete di lamentarvi del vostro male!

L’Italia dovrebbe essere la prima potenza turistico-economica del mondo. La campagna elettorale sta finendo e non c’è un cane di politico che abbia detto, su questo, una sola sputata parola. Tutti a parlare di immigrati, flat tax, disoccupazione, povertà, fascismo e antifascismo (temi più o meno seri), e nessuno a parlare di cosa ci rende impareggiabilmente unici nel pianeta. Come se alle Maldive parlassero di dentifrici e lavatrici e non del mare e delle spiagge. Come se tu fossi una figa come Belen e tu non puntassi sulla tua bellezza ma sulla tua voce che è del tutto normale, pensando […]

  

Giovani, avete rotto! Smettete di lamentarvi

Non voglio più sentire una sola persona, di giovane età, che appena mi vede, prima ancora di salutarmi, mi rovescia addosso le sue difficoltà a trovare lavoro, impiego, collaborazioni retribuite, strade sicure. Perché il problema di questa persona non è ciò che ha attorno, ma è lei stessa. Le sue mani, la sua mente. La sciatteria, la trasandataggine, il pressappochismo, la pigrizia. Ho fatto lavorare 10 giovani. 1 è bravo. 9 sono sciatti, pigri, disattenti, e si lamentano. Si lamentano sempre. E se gli fai notare che hanno fatto una cazzata, se la prendono pure. Perché dovrei premiarli? Perché dovrei […]

  

Rutelli, ovvero l’inutilità della politica sulla cultura

Francesco Rutelli è la prova lampante che, per la cultura e la ricerca, i politici nazionali sono inutili e molto più utili sono le associazioni, i comitati, le fondazioni liberamente organizzate. Come Ministro dei Beni culturali (2006-2008) è stato invisibile, non si ricorda una sola azione decisiva sul patrimonio storico artistico italiano, e il fatto di essere stato contemporaneamente Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, e, anni prima, Ministro dell’ambiente, è un imperdonabile aggravante della sua inconsistenza pragmatica sulla cultura. E invece da quando non è più nella sala dei bottoni, da quando da cittadino comune dirige l’associazione italiana “Incontro di […]

  

Discariche da museo

Perché non li trasformiamo in discariche di immondizia? I musei, dico. Sì, quelli: i musei. Per attrarre gente, sono stati trasformati in palestre di fitness (Museo Egizio di Torino, la più grande collezione egittologica d’Italia), in sale da yoga con uomini e donne a culo ritto (Galleria Nazionale di Parma). Perché non siamo coraggiosi e radicali nelle nostre scelte? Per attrarre gente, per attrarre tutti, ma proprio tutti, neanche uno escluso, ho una proposta che sicuramente qualche direttore di museo valuterà con la dovuta attenzione. Che cosa fa ognuno di noi tutti i giorni, oltre a lavarsi, vestirsi, mangiare e […]

  

L’ignoranza che si vanta

Se l’ignoranza diventa un vanto, una vanagloria, se l’ignoranza diventa prepotente, autoritaria, istituzionale, se la competenza e i meriti specifici diventano inutili, superflui, non riconosciuti, anzi mortificati, azzerati, ignorati, giudicati alla stregua di un vezzo, di un capriccio, di un diletto autoreferenziale da secchione, da professorino, da artista, se l’ignoranza diventa autorità costituita, potere gestionante, che non riconosce il valore e la sostanza individuale di una persona, equiparandola a tutte le altre se non nell’atto del suo servile inginocchiamento, ecco che l’ignoranza, da condizione legittima, diventa arrogante violenza anche se non spezza le mani, diventa illogica sopraffazione, dispotismo, cieco predominio. […]

  

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