Un gruppo di donne mormone ha deciso di dare battaglia e di indossare i pantaloni in chiesa. Subito sono scattate le ritorsioni nei loro confronti, persino le minacce di morte. L’iniziativa, lanciata su internet e su Facebook (Wear Pants to Church) da Stephanie Lauritzen, una mormona di Salt Lake City (Utah), si è diffusa in diverse altre comunità americane e nel mondo. La scorsa domenica, scrive il New York Times, migliaia di donne, sparse in varie zone del mondo, si sono presentate al rito mormone in pantaloni.

“Cosa c’è che non va con tutte voi, donne? Se non siete felici della vostra Chiesa andatevene, trovate un altro luogo di preghiera, non cambierete la dottrina mormona”, ha scritto JoEllen Swarts, un fedele californiano, sulla pagina Facebook creata da Lauritzen. Un commento a dir poco rigido, tenuto conto che tra le regole del credo religioso non c’è alcun divieto in tal senso. E i pantaloni non sono di certo annoverabili tra gli abiti succinti.

Il gesto innocuo dei pantaloni indossati in chiesa ricorda quello delle donne islamiche che rifiutano di portare il velo, sfidando l’ignoranza e la prepotenza degli uomini.

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