Barack Obama non vuole fare previsioni sulla decisione che la Corte Suprema è chiamata a prendere in materia di matrimoni gay. In un’intervista alle tv in lingua spagnola Univision e Telemundo il presidente degli Stati Uniti si limita a ribadire la propria (ben nota) posizione. Dopo aver ricordato che “tutti devono rispettare le opinioni degli altri” in tema delle nozze fra lo stesso sesso, ha ribadito che “quando si parla di legge, tutti dovrebbero essere uguali davanti alla legge”. Ovvero che le coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare e ricevere, dal punto di vista federale, gli stessi benefit delle coppie eterosessuali.

Altro tema che sta molto a cuore al presidente, la riforma sull’immigrazione. Secondo Obama la legge può essere approvata dal Congresso entro la fine dell’estate. Ma su cosa si basa l’ottimismo di Obama, che ha fatto della riforma dell’immigrazione una delle sue priorità per il secondo mandato? Sul fatto che un gruppo di senatori bipartisan, la cosiddetta “Gang degli otto“, dovrebbe presentare il prossimo mese un progetto condiviso. E quindi in grado di superare l’ostracismo dei senatori repubblicani. Alla destra Obama “concede” un occhio di riguardo sulla sicurezza dei confini nel sud del paese: “Dati i confini e la loro ampiezza, non sarà al 110% perfetta. Ma quello che possiamo continuare a fare è migliorare la sicurezza nelle aree”.

 

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