Dzhokhar Tsarnaev scarica tutte le colpe sul fratello maggiore, Tamerlan. E nega legami con organizzazioni terroristiche straniere. I primi interrogatori del 19enne ceceno, accusato di aver compiuto la strage di Boston, evidenziano il profilo di due terroristi che avrebbero percorso un cammino autonomo di radicalizzazione jihadista. Ovviamente è ancora presto per escludere ogni altra pista: l’Fbi cerca eventuali collaboratori e dà la caccia a una possibile cellula dormiente. I due fratelli Tsarnaev avrebbero imparato a costruirsi le bombe seguendo istruzioni trovate sul web.

Il Wall Street Journal si sofferma su alcune testimonianze familiari: la madre dei due ragazzi, Zubeidat, dopo il divorzio dal marito avrebbe appoggiato e condiviso il fanatismo di Tamerlan: “Non potetecapire come l’islam mi abbia cambiato”, spiega la donna, che smette di vestire all’occidentale e indossa il velo. Lo stesso Tamerlan si aggrappa alla fede per superare le difficoltà: gli insuccessi nella boxe, l’alcol e una certa atitudine ad alzare le mani in famiglia (aveva avuto un figlio da un’americana che poi lo aveva sposato e si era convertita). In questa maionese impazzita di fanatismo e frustrazione sociale, c’è spazio anche per il cospirazionismo. L’11 Settembre? Solo una balla. Sono stati gli americani a organizzare tutto. Ne è convinta Zubeidat. Chiacchierando sul web una blogger le chiede le prove e lei rimanda tutto a Zamerlan, suo figlio maggiore: “Sa tutto, puoi leggerlo su internet”

 

 

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