La  notizia ha destato un certo scalpore. Jason Collins, 34 anni,di professione giocatore di basket (gioca nei Washington Wizards), è il primo atleta dello sport professionistico statunitense a dichiarare di essere gay. E a farlo, noncurante delle polemiche e delle pressioni degli sponsor, durante la carriera. Collins ha fatto coming out in un’intervista su Sport Illustrated, in edicola il 6 maggio. “Sono un pivot dell’Nba di 34 anni. Sono Nero. E sono gay”. Questa la frase che, senza troppi fronzoli, ha rotto un vero e proprio tabù per lo sport a stelle e strisce. Jason però non ci tiene a fare l’eroe e mette subito le mani avanti:  “Non ho fatto questo gesto per essere il primo, ma visto che lo sono sono contento di dare il via a questo dibattito. Mi sarebbe piaciuto – spiega Collins – non essere il primo bambino ad alzare il ditino in classe e dire ‘sono differente’. Se le cose fossero andate a modo mio, qualcun altro avrebbe fatto questa mossa prima di me. Ma siccome non è andata così, a me è toccato alzare il dito”.

Il pivot rivela di aver preso questa decisione dopo le bombe di Boston, la città della squadra in cui ha giocato anni fa (Boston Celtics): “Ho speso troppe energie per tenere coperto un segreto così grande. Ho passato anni difficilissimi e ora che ho reso noto la mia sessualità per la prima volta mi sento di vivere pienamente”. Collins gioca in Nba da 12 anni. Ai tempi dell’università è stato collega, a Stanford, di Chelsea Clinton, la figlia di Bill e Hillary. “Conosco Jason da allora – commenta a caldo l’ex presidente – e oggi è un giorno importante per lo sport professionistico americano e per la storia della comunità gay”. Subito l’Amministrazione Obama ha voluto lodare il “coraggio” della stella del basket che ha rivelato di essere gay. “La Casa Bianca – ha detto il portavoce Jay Carney – vede questo come un altro esempio dei progressi e della evoluzione del Paese. Collins ha coraggio e lo sosteniamo, così come speriamo faranno i suoi fans e il suo team”.

I più maliziosi si interrogano sulle ragioni che possono aver spinto Collins a fare coming out proprio ora. Secondo quanto riportato da Bloomberg la Nike (per ragioni puramente commerciali) vorrebbe sponsorizzare uno sportivo professionista dichiaratamente gay. Che sia questa la ragione?

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