Appare in più di cento film l’Empire State Building, il grattacielo che ormai da anni è uno dei simboli di New York, con la Statua della Libertà e il ponte di Brooklyn. Costruito nel 1931 in soli 14 mesi, è alto 381 metri (443 se si considera l’antenna). I suoi 102 piani sono occupati da uffici (non ci sono abitazioni). Un solo piano, l’86°, è ad uso e consumo dei turisti, che ogni anno lo visitano numerosi (3,6 milioni).

Ma chi è che possiede questo pezzo di storia, reso celebre, nel 1933, dal film King Kong? Sono i Malkin (Peter ed Anthony), padre e figlio, che detengono il 75% dell’immobile. L’hanno acquistato da Donald Trump pagandolo 57,5 milioni di dollari. Ora vogliono quotarlo in Borsa, inserendolo come ciliegina sulla torta di una società immobiliare che comprende alcune decine di palazzi. Ma una vecchia clausola prevede che ci debba essere almeno l’80% dei consensi per cambiare la struttura proprietaria.  Ecco perché da mesi i Malkin stanno cercando di convincere gli oltre 3.000 soci, proprietari anche solo di piccolissime quote del grattacielo, dicendo loro che l’operazione sarebbe un vantaggio per tutti. Ma c’è un gruppo di investitori californiani che si oppone e si batte per “difendere gli azionisti minori”. La battaglia legale va avanti da un anno. Vedremo come andrà a finire. L’operazione complessivamente vale 5,2 miliardi di dollari, la quota dei Malkin.

Le piccole quote, acquistate negli anni Sessanta dalla classe media, avevano un significato particolare: evidenziavano il desiderio di scalare la società, arrivando a toccare il cielo con un dito e mettendo, sotto al materasso, qualche mattone di quel simbolico grattacielo. Al New York Times il figlio di uno dei primi piccoli proprietari racconta che suo padre, che aggiustava orologi, acquistò mezza quota per 5mila dollari, quasi tutti i risparmi che aveva. Quando concluse l’acquisto “gli tremavano le mani dalla paura di non farcela”. E’ anche per questa ragione che i piccoli proprietari tengono duro e non vogliono mollare la presa… ce la faranno?

 

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