Bill Clinton ha dato un aiuto importantissimo a Obama nelle ultime elezioni. Eppure tra i due non è mai corso buon sangue. Nel 2008 l’ex presidente aveva sostenuto la candidatura della moglie, Hillary, nelle primarie democratiche. Primarie poi vinte da Obama, che si era imposto nelle successive presidenziali battendo il repubblicano McCain. Trascorsi quattro anni, con Hillary che ha lavorato, come segretario di Stato, gomito a gomito di Obama, l’ex presidente ha cambiato idea su Obama? Non proprio, al punto di considerarlo incompetente e incapace. Nonostante questo giudizio sprezzante lo ha aiutato in campagna elettorale, in cambio del sostegno alla moglie Hillary per le elezioni del 2016. Lo scrive nella ristampa del suo libro The Amateur (uscito nel maggio 2012) il famoso giornalista e scrittore statunitense Edward Klein.

Clinton, rivela Klein, avrebbe desiderato che Hillary sfidasse ancora Obama, perché considerava l’inquilino della Casa Bianca non all’altezza dell’incarico. Ma sarebbe stato potenzialmente devastante, per i democratici, sconfessare il proprio presidente in carica, ostacolandone la corsa per il secondo mandato.

Nel libro Klein riporta le frasi che alcuni stretti collaboratori di Clinton avrebbero sentito pronunciare dall’ex presidente: “Ho sentito più volte Bush, che mi chiedeva consigli, di Obama. Non ho alcun tipo di relazione con lui. Obama non sa come fare il presidente. Non sa come funziona il mondo. È un incompetente, un dilettante”. A spingere Clinton a fare l’accordo (silgato nell’estate 2012) sarebbero state le pressioni di David Axelrod, il più importante consigliere politico di Obama, preoccupato dal sostegno in crescita per Romney. L’appoggio “moderato” di Clinton sarebbe stato decisivo per Obama, a partire dal famoso discorso di Charlotte (guarda) alla convention democratica, tutto basato sull’economia e sui numeri.

A elezione avvenuta, si legge nel libro “The Amateur”, Obama ci ripensa e fa sapere a Bill Clinton  che nel 2016 sarà neutrale, “come si addice ai presidenti uscenti”. Probabilmente il passo indietro è dovuto alle pressioni dell’ex presidente Joe Biden, desideroso di correre in prima persona. Clinton si infuria a tal punto da chiedere – e ottenere – dalla Cbs un’intervista d’addio di Hillary, sugli anni passati al Dipartimento di Stato. Si preannunciano contenuti potenzialmente imbarazzanti per la presidenza. Obama capisce che il rischio è troppo alto e, obtorto collo, conferma l’impegno preso in precedenza, accettando di prendere parte a un’intervista congiunta con Hillary, sempre sulla Cbs. Il patto segreto (ma non troppo) reggerà? Lo sapremo tra un po’…

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