Obama nella cella di Mandela
Barack Obama ha visitato con la famiglia l’Isola di Robben, in Sudafrica, dove Nelson Mandela ha trascorso diversi anni della sua vita, nella cella numero 5 della sezione B. Il presidente degli Stati Uniti ha spiegato alle figlie, Malia e Sasha, che è proprio nel Sudafrica che si trovano le radici della non violenza politica: “Una delle cose che potreste non sapere è che l’idea di politica non violenta ha le sue radici in Sud Africa perché Gandhi era un avvocato qui. Quando è tornato in India i suoi principi hanno portato all’indipendenza indiana e ispirato Martin Luther King”. A far da guida alla famiglia Obama nel carcere di Mandela è stato un ex prigioniero, Ahmed Kathrada. Dopo aver mostrato loro il giardinetto del carcere, con un piccola panchina dove Mandela ha tenuto nascosto il manoscritto “Lungo cammino verso la libertà“, Kathrada ha raccontato agli Obama alcuni dettagli della prigionia. Fra questi il fatto che un giorno le guardie del carcere tolsero ai prigionieri gli strumenti di lavoro per poi riconsegnarli più avanti nella giornata: l’obiettivo era quello di scattare alcune foto per mostrare al mondo che Mandela e gli altri prigionieri erano sottoposti solo a lavori leggeri.
“A nome della nostra famiglia – ha scritto Obama nel libro dei visitatori del carcere, firmando il messaggio anche a nome della moglie Michelle – ci sentiamo pieni di umiltà nello stare dove uomini di tale coraggio hanno guardato in faccia l’ingiustizia e rifiutato di cedere. Il mondo – ha scritto ancora – è grato agli eroi di Robben Island, che ci ricordano come le catene e le celle non possono far fronte alla forza dello spirito umano”.
– La visita a Robben Island: video
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