Obama: americani stufi di Washington
La crisi dello shutdown e lo scontro sul tetto debito “hanno provocato danni non necessari” all’America. Ora è tempo di cambiare pagina, democratici e repubblicani devono saper lavorare assieme per trovare punti d’intesa. È il messaggio che il presidente americano Barack Obama lancia all’indomani dell’accordo in extremis che ha riaperto il governo ed evitato il default. Il presidente ringrazia i parlamentari democratici e i “repubblicani responsabili” che hanno permesso l’accordo, ma sottolinea che “non ci sono vincitori”, perché le “ultime settimane hanno inflitto danni non necessari alla nostra economia” e le “minacce” di un nuovo shutdown e di un nuovo braccio di ferro sul tetto del debito non sono state “cancellate”. Poi recita il mea culpa a nome di tutta Washington: lo scontro ha danneggiato “la credibilità e il ruolo” dell’America nel mondo.
“Non c’è da stupirsi che la gente sia stufa di Washington”, ha proseguito il presidente, che esorta a cambiare il modo in cui si fa politica. Per pensare “a quello che chiede la maggioranza degli americani”, il lavoro, la scuola, la tutela della classe media. Obama invita tutti a mettersi a lavorare per passare entro la fine dell’anno la legge di bilancio, sull’immigrazione e sull’agricoltura. Queste due ultime leggi hanno già avuto un’approvazione bipartisan al Senato, ma aspettano il passaggio alla Camera, dove la maggioranza repubblicana è stata finora ostile ad ogni compromesso. E l’ostilità potrebbe continuare.
“Non vi piace una particolare politica? Non vi piace un particolare presidente? Allora vincete le elezioni”. Obama si è rivolto così, in modo brusco, a chi si è opposto a un accordo sullo shutdown e il debito. “Dobbiamo lavorare insieme per far sì che governo lavori bene, invece di minacciarlo come fosse un nemico”.