Spot pro fucili messo al bando
A quasi un anno dalla strage di Newtown in America riesplode la polemica sulle armi. Per colpa di uno spot in tv. Si tratta di uno spot a cura della fabbrica di armi Daniel Defense. Doveva essere trasmesso durante il prossimo Superbowl, la finale di football americano che ogni anno vede milioni di americani incollati alla tv (con ascolti altissimi e spot ovviamente strapagati dagli inserzionisti). Ma la Fox – che quest’anno trasmetterà il match – ha detto no, in ottemperanza a una regola della Nfl (la lega di football americano) che vieta di mandare in onda, durante le partite, spot di armi, munizioni o negozi che vendono questi prodotti. Nella frase finale del video c’era questo messaggio inequivocabile: “Tocca a me e solo a me scegliere lo strumento migliore per proteggere la mia famiglia”. Un concetto che, in America, è condiviso da moltissime persone ed è molto caro alla destra repubblicana (ma non solo).
Il no allo spot ha fatto letteralmente infuriare la lobby delle armi e, per ovvie ragioni, la stessa Daniel Defens. L’azienda ha ricordato che nei propri negozi vende molti prodotti per la vita all’aria aperta, non solo pistole e fucili. E a difesa dello spot ha sottolineato che nel minuto del video non viene mostrato neanche un fucile. Ma il marchio, ovviamente, è ben visibile. E il marchio è un fucile mitragliatore. Per riuscire a superare il divieto la Daniel Defense ha provato a modificare lo spot mettendo, nella parte finale, la bandiera americana. Ma anche questa proposta è stata bocciata. Le polemiche vanno avanti…
– Guarda lo spot messo al bando – La polemica sulla Fox News – Lista degli spot proibiti dalla Nfl