Le prossime elezioni presidenziali sembrano lontane. Ma non lo sono affatto. Tra un anno, infatti, partirà la corsa delle primarie per individuare i candidati. Tra le fila dei democratici anche se manca ancora l’ufficialità c’è un nome che sembra già pronto per la sfida: è quello di Hillary Clinton, ex First lady ed ex segretaria di Stato (nel primo mandato di Obama).  Hillary è impegnata in quella che gli organi di stampa americani chiamano “shadow campaign”, una vera e propria campagna elettorale ombra. Come sottolinea Time il super Pac “Ready for Hillary” (l’organo per il finanziamento elettorale che sta preparando il terreno per l’eventuale secondo tentativo della Clinton di conquistare la Casa Bianca) ha acquisito la mailing list in possesso della campagna che sostenne l’ex first lady nel 2008. Milioni di indirizzi e-mail e contatti da cui dovrebbe partire la campagna per il 2014. Indirizzi e contatti a cui si aggiungono quelli già acquisiti da altri gruppi, compresa la campagna che nel 2012 ha portato alla seconda vittoria il presidente Barack Obama e la Emily’s List, in possesso della lista di contatti che servirono per le campagne elettorali del marito Bill Clinton. E come riferisce Politico.com Priorities Usa, super Pac che ha giocato un ruolo chiave nella rielezione di Obama, starebbe valutando l’appoggio a Hillary, coinvolgendo più sostenitori possibile tra coloro che finanziarono l’attuale presidente.

Anche se manca una decisione ufficiale sulla candidatura, non è un segreto che Hillary stia pensando da tempo alla candidatura, almeno dalla scorsa estate, quando nella sua casa di Washington si incontrò con un gruppo di fidati consiglieri per valutare assieme a loro i diversi scenari. A partire dai soldi necessari, Stato per Stato, per battere gli avversari sulla strada per la Casa Bianca. Perché una cosa è certa: per vincere occorrono soldi, tanti soldi. E una sapiente macchina organizzativa in grado di spenderli nel modo più utile possibile. L’annuncio ufficiale non dovrebbe arrivare prima delle prossime elezioni di metà mandato, il prossimo novembre.A meno che non si affacci prima, sulla scena politica nazionale, qualche nuovo potenziale leader democratico, magari giovane e brillante. Non, quindi, l’attuale vicepresidente Joe Biden (72 anni). Che però continua a recarsi in Iowa (dove tradizionalmente iniziano le primarie) per far capire a tutti di volersi candidare.

C’è un segnale che fa pensare che Hillary stia facendo sul serio: come riporta Maurizio Molinari su La Stampa, due pezzi da novanta della campagna di Obama sono pronti a schierarsi con lei. Si tratta di Jim Messina, il manager della campagna per la rielezione di Obama (entrato nel Team Hillary), e Jeffrey Katzenberg, il ceo di DreamWorks Animation, fra i maggiori finanziatori di Barack ed ora promette a diventare il “catalizzatore dell’attenzione dei democratici nei confronti di Hillary”. Poi, nell’ombra (ma non troppo), c’è Bill Clinton, che non disdegnerebbe affatto di tornare alla Casa Bianca. Stavolta come “First mister.”

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