Usa, a coppie gay stessi diritti di quelle etero
Obama l’aveva promesso più volte alle associazioni che si battono per i diritti gay. Ora arriva la svolta, tramite l’iniziativa del segretario alla Giustizia Eric Holder, che ha annunciato di voler estendere i diritti (federali) delle coppie eterossesuali sposate anche alle coppie gay. In pratica tutti quei diritti riconosciuti alle coppie sposate potranno essere fatti valere dai gay anche negli Stati che si oppongono alle unioni omosessuali. Per esempio, divisione dei debiti nei procedimenti di bancarotta, diritti di visita nelle prigioni federali, ecc. Tecnicamente Holder darà istruzioni formali di procedere in tal senso (estendendo i diritti) a tutti i funzionari federali. E, in questo modo, la Casa Bianca aggirerà l’ostacolo di chi si oppone alle coppie gay. Una mossa che sicuramente produrrà i suoi effetti in vista delle prossime elezioni di Midterm, in programma a novembre.
La mossa di Holder (ovviamente concordata con Obama) estende i diritti alle coppie gay a 34 Stati in cui il matrimonio tra persone dello stesso sesso è vietato. Attenzione, però: i benefici si possono applicare solo nei casi in cui lo Stato federale abbia giurisdizione. Un esempio può aiutare a capire meglio: una coppia gay legalmenta sposata in Massachusetts potrà vedersi riconosciuto il procedimento fallimentare (previsto dalla legge federale) anche in Alabama, stato che non contempla i matrimoni omosessuali. Holder ha paragonato il suo impegno per i diritti gay alla lotta, intrapresa negli anni Sessanta dal suo omologo, Robert F. Kennedy, per la parità e contro le discriminazioni razziali. “In ogni tribunale, in ogni procedimento, e in ogni luogo in cui un membro del Dipartimento di Giustizia agisce per conto degli Stati Uniti, ci si adopererà per garantire che i matrimoni omosessuali ricevano gli stessi privilegi, protezioni e diritti dei matrimoni di sesso opposto ai sensi del diritto federale”..
Il segretario alla Giustizia ha annunciato la svolta della Casa Bianca sabato sera, a New York, nel corso di un galà organizzato dall’Human Rights Campaign. Entusiasmo dall’organizzazioni per i diritti gay: nel suo blog il gruppo di pressione plaude alla “svolta che cambierà in meglio la vita di moltissime coppie gay e lesbiche”. Per tutta risposta Brian Brown, presidente della National Organization for Marriage, ha criticato duramente quello che ha definito l’ultima mossa dall’amministrazione Obama volta a “minare l’autorità e la sovranità degli Stati di prendere le proprie decisioni che regolano l’istituto del matrimonio”.
Su una cosa non possono esserci dubbi: il tema sarà tra i primi punti in discussione nella prossima campagna elettorale. Vedremo quanto sarà in grado di smuovere voti nel voto di Midterm.
Per approfondire l’argomento: Cnn – Politico – New York Times – Washington Times