Morta zia di Obama, visse negli Usa da clandestina
Aveva 61 anni Zeituni Onyango, una zia keniana di Barack Obama. E’ morta in un ospedale di Boston, dopo una battaglia con il cancro e alcuni disturbi respiratori. La donna si è spenta nel sonno, secondo quanto ha fatto sapere il suo avvocato, Margaret Wong. Sorellastra del padre di Obama, Zeituni era arrivata negli Stati Uniti nel 2000 e due anni dopo aveva fatto richiesta di asilo politico (usando come motivazione le violenze in atto in Kenya), contestando in seguito un ordine di espulsione emesso nel 2004. La sua richiesta di asilo, tuttavia, era stata accolta solo nel 2010, dopo aver soggiornato negli Stati Uniti, quindi, per otto anni come clandestina. I media scoprirono la sua esistenza nel 2008, pochi giorni prima della storica vittoria di Obama, che aveva parlato di sua zia nel 1995 nel suo libro autobiografico “Dreams from my Father“. Ovviamente non mancarono le polemiche, che andarono avanti per anni (leggi – guarda il video). La Onyango avrebbe rotto ogni legame con il presidente a causa dei suoi guai giudiziari. Nel 2012 pubblicò un libro intitolato “Tears of Abuse” in cui descrisse così la sua famiglia: “Il clan Obama è come l’albero di Baobab; la forza è nelle sue radici. Nutre la convinzione di produrre risultati”.
– Per approfondire: The New York Times – Boston Herald