Niente di nuovo sotto il sole dell’Avana. Almeno per ora. Il leader cubano, Raul Castro, ringrazia Obama per il nuovo capitolo nei rapporti tra i due Paesi ma ribadisce che Cuba resterà comunista. Nel discorso di chiusura della sessione semestrale del parlamento, Castro sottolinea che l’isola non abbandonerà i suoi principi socialisti: “Come non abbiamo mai chiesto agli Usa di cambiare il suo sistema politico, chiediamo rispetto per il nostro”.

Castro alterna il bastone e la carota: dichiarazioni concilianti ed altre combattive verso gli Stati Uniti e il resto del mondo. Sottolinea che il suo Paese intende accelerare la riforma economica, con la priorità nel porre fine al sistema della
doppia valuta nel Paese. Ma ribadisce che i cambiamenti dovranno essere graduali per creare un sistema di “comunismo prospero e sostenibile“.

Poi avverte il parlamento che la “strada è ancora lunga e difficile” prima che gli Stati Uniti revochino l’embargo imposto nel 1961. Questo anche dopo la storica apertura annunciata da Obama per il ripristino delle relazioni diplomatiche. Ma allo stesso tempo, Castro sollecita il presidente Usa ad usare lo strumento a sua disposizione, gli “ordini esecutivi per modificare sostanzialmente l’embargo in quegli aspetti che non richiedono l’approvazione del Congresso”.

Il presidente cubano ha inoltre confermato che parteciperà al prossimo “Vertice delle Americhe”, che si terrà ad aprile a Panama, “per esprimere le nostre posizioni con sincerità e rispetto per tutti i capi di governo e di Stato senza eccezioni”. Al discorso tenuto in parlamento hanno assistito i cinque agenti cubani liberati dagli Usa nell’ambito dell’accordo ed Elian Gonzalez, il giovane “balserito” che nel 1999 era stato al centro di un braccio di ferro legale con gli Stati Uniti. Gli eroi della propaganda cubana.

Intanto in Florida un gruppo di cittadini statunitensi di origine cubana protesta contro la “svolta” di Obama. Venti i gruppi di esiliati che hanno annunciato la propria adesione. Mercoledì, giorno dell’annuncio del disgelo, solo poche decine di persone erano scese in piazza per festeggiare a Little Havana.