Carly-FiorinaCarly Fiorina ci pensava da tempo. Ora è pronta. L’ex amministratore delegato di Hewlett-Packard parteciperà alle primarie dei repubblicani. L’annuncio lo darà online il 4 maggio (come anticipato dal Wall Street Journal) con una conference call. Una scelta, tiene a far sapere, in controtendenza con gli altri candidati repubblicani, che hanno optato per le classiche conferenze stampa. In questo Fiorina si accosta a Hillary Clinton, che ha utilizzato un video messaggio pubblicato sul web per comunicare la propria discesa in campo.

Almeno per il momento Fiorina sarà l’unica donna candidata per la destra, che già vede correre Marco Rubio, Ted Cruz, Rand Paul e Jeb Bush. Sempre il 4 maggio potrebbe candidarsi il neurochirurgo Ben Carson e a seguire l’ex governatore dell’Arkansas Mike Huckabee.

Fiorina non è digiuna di politica: nel 2008 collaborò con John McCain, candidato alla Casa Bianca. Nel 2010 sfidò, senza successo, la senatrice democratica della California Barbara Boxer.

CPAC 2015La sua strada verso la casa Bianca appare in salita: secondo un sondaggio della Cnn, infatti, solo il 2% dei repubblicani la indica come prima scelta. Ma è ancora presto per spegnere gli entusiasmi. Nonostante il curriculum di peso (nel 1998 Fortune la indicò come “donna più potente nel mondo del business”, nel 2004 Time l’ha inserita nella lista delle 100 persone più importanti) Fiorina si considera la persona giusta, in quanto donna, che può fermare la Clinton.

L’ex segretaria diventata manager è convinta che servano più donne nei posti di potere: “Se le donne vengono coinvolte in un problema, il problema si risolve, i fatti sono chiari”, ha detto durante un incontro con i giornalisti a Washington. Ma se ci sarà una donna anche sul fronte repubblicano allora la Clinton “non potrà più giocare la carta del genere”, ma dovrà fare una campagna elettorale sul programma politico e non “sulle politiche di identità”. Insomma, la 60enne manager insiste nel presentarsi come un’arma vincente del partito per spuntare quelle della candidata democratica. Anche perché, a differenza dell’ex first lady arrivata alla politica sulla scia del marito, Fiorina può rivendicare una storia di un successo tutto femminile, ricordando – come fa spesso – come la sua fortuna iniziò quando, assunta come segretaria, dimostrò di avere le capacità e la preparazione per fare molto di più. E riuscì a farlo.

Partirà subito in quarta Fiorina. Dopo l’uscita del suo libro, “Rising to the Challenge” (in libreria il 5 maggio), inizierà a farsi conoscere in Iowa, il primo stato in cui a gennaio scatterà la corsa delle primarie, subito dopo andrà in New Hampshire.

 

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