Anti-Assad regime demonstrators mark third anniversary of Syrian revolution at Washington rallyDopo la rivolta di diversi Stati (più della metà) la Camera dei Rappresentanti Usa ha approvato un provvedimento che blocca il programma di accoglienza di 10mila rifugiati siriani. A votare a favore, sfidando la minaccia di veto di Obama, tutti i deputati repubblicani e 47 democratici. Per diventare legge serve ora il via libera del Senato. Ma, al di là di come andrà a finire, il passaggio bipartisan alla Camera, con il voto di un nutrito drappello democratico, segna una dura sconfitta per la Casa Bianca.

Obama incassa il colpo e rilancia: “Zero è il numero dei rifugiati siriani ricollocati negli Usa che sono stati arrestati o rimossi con accuse di terrorismo”, si legge in una nota della Casa Bianca. “Chiudere loro la porta in faccia – spiega l’amministrazione Usa – significa tradire i nostri valori più profondi come americani. Per questo faremo la cosa giusta, proteggendo il popolo americano e fornendo asilo a persone tra le più vulnerabili al mondo”. Sono 7.014 i rifugiati siriani intervistati dal dipartimento per la Sicurezza Interna dal 2011, precisa la Casa Bianca, e tra questi, gli ammessi sono stati 2.034.

Speaker of the House Ryan comments on immigration and Syria“È offensivo pensare che vogliamo stigmatizzare i rifugiati – ha detto il deputato democratico Sean Patrick Maloney, uno di quelli che ha votato a favore – ma se leggiamo il disegno di legge si trova un semplice processo di controllo da aggiungere a quello esistente”. Maloney ha voluto sottolineare che la Casa Bianca non è riuscita a spiegargli in modo convincente perché lui avrebbe dovuto votare in modo diverso. Il repubblicano Paul Ryan, speaker della Camera, ha sottolineato che “se le nostre forze di sicurezza e l’intelligence non potranno verificare che ogni persona non è una minaccia alla sicurezza, non dovrebbero essere accettati”. E ha ricordato che “è in gioco la nostra sicurezza nazionale”.

Ma vediamo cosa prevede la legge.  Un rifugiato può entrare negli Stati Uniti soltanto dopo tre controlli: dall’Fbi, dal dipartimento per la sicurezza interna e dalla direzione nazionale dell’intelligence. Obama però è scettico e si dice convinto che questi controlli ulteriori non “forniranno nessuna significativa garanzia di sicurezza per gli americani”. Il vero obiettivo, secondo la Casa Bianca, è bloccare l’ingresso di tutti i rifugiati, andando contro i valori americani. Proprio per questo motivo Obama ha minacciato di porre il veto nel caso in cui la legge verrà approvata dal Senato. Intanto il tema dell’accoglienza – o meno – dei rifugiati è già entrato a pieno titolo nel dibattito elettorale.

 

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