George W. tenta il miracolo
Milioni di americani sono incollati davanti alla tv per seguire la finale di Super Bowl. All’improvviso sulle tv locali di New Hampshire e South Carolina (i prossimi due stati dove si terranno le primarie) compare George W. Bush. “Conosco Jeb. Conosco il suo buon cuore e la sua determinazione” afferma l’ex presidente. Nel video si susseguono immagini della Casa Bianca, una veglia con le candele, due piloti con alle spalle un caccia. L’esperienza e il giudizio contano, osserva Bush, che con voce rassicurante sottolinea che suo fratello è un leader che manterrà il Paese al sicuro. E la prima cosa che un presidente deve fare – dice Bush proprio all’inizio dello spot – è proteggere l’America.
Riuscirà George W. a tenere in vita il fratello nella corsa per la Casa Bianca? Il momento non è facile per Jeb. In Iowa praticamente è scomparso dai radar. Ora deve risollevarsi, non vincere (quasi impossibile) ma dare un segnale di vita. Mostrare agli elettori – ed ai finanziatori – che è ancora in grado di giocarsela e ricordare all’establishment del Gop, che in un periodo così delicato per il Paese è meglio affidarsi all’esperienza che cercare nuove strade (vedi Rubio).
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Vediamo intanto cosa dicono i sondaggi in New Hampshire, dove il 9 febbraio si vota. Donald Trump e Bernie Sanders si confermano favoriti, secondo l’ultimo sondaggio della Monmouth University. Sul fronte repubblicano Trump guida col 30% davanti al governatore dell’Ohio John Kasic al 14% e al senatore di orgini cubane Marco Rubio e a Jeb Bush, entrambi al 13%. Ted Cruz, vincitore in Iowa, è al quinto posto con il 12%. In campo democratico il “socialista” Sanders ha dieci punti di vantaggio su Hillary Clinton: 52% a 42%. I media mettono però in guardia: spesso in New Hampshire i sondaggi non ci azzeccano. Un esempio su tutti: nel 2008 Hillary Clinton era in netto vantaggio, ma a vincere fu Barack Obama.