Si parlerà a lungo dell’abbraccio caloroso tra Hillary Clinton e l’ex presidente George W. Bush. L’incontro tra i due è avvenuto alla commemorazione di Nancy Reagan, avvenuta alla biblioteca Ronald Reagan di Simi Valley (California). Il direttore politico della Cnn, David Chalian, su Twitter ha pubblicato la foto e commentato in questo modo: “Questa potrebbe essere la foto migliore dal funerale della signora Reagan”.

I Bush e i Clinton sono considerati quasi due dinastie “reali”. Fra le due famiglie non è mai corso buon sangue. Se non altro perché fu proprio Bill Clinton nel 1992 a mandare a casa George Bush senior negandogli il secondo mandato alla Casa Bianca. Più tardi, invece, George W. Bush sconfisse Al Gore, già vice presidente di Bill Clinton.

Ora, a margine di una cerimonia pubblica, arriva questo abbraccio. Apparentemente solo un gesto di affetto. Ma c’è qualcosa di più. La Clinton guarda avanti, alle presidenziali di novembre. Strizza l’occhio (o almeno ci prova) all’elettorato repubblicano, a cui manda un preciso segnale: non vi preoccupate, comunque vadano le primarie in casa vostra, io non sono poi così male. Ogni riferimento a Donald Trump è voluto. George W. avrebbe abbracciato in questo modo il tycoon?

Ovviamente l’abbraccio non passerà inosservato nemmeno a sinistra, con Bernie Sanders che, di sicuro, ne approfitterà per attaccare Hillary ribadendo che, sotto molti aspetti, tra lei e i repubblicani non c’è tutta questa differenza.

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