I fagioli di Trump
In campagna elettorale nulla viene lasciato al caso. Ovviamente neanche lo spot che Ivanka Trump ha fatto ai fagioli neri in scatola Goya Foods. La figlia del presidente ha pubblicato una foto, su Twitter, mostrando una scatola di fagioli, con una scritta in inglese e spagnolo: “Se è Goya, deve essere buono”. L’immagine in poco tempo è diventata virale. Qualcuno si è scandalizzato, sostenendo che un familiare del presidente non dovrebbe mai comportarsi in questo modo, facendo réclame a un prodotto. In realtà in ballo non ci sono gli affari. I vertici della società, infatti, hanno pubblicamente elogiato Trump: il ceo di Goya Foods, Robert Unanue, ha detto che gli americani sono “benedetti per avere un leader come Trump” alla Casa Bianca. A sinistra non hanno gradito e qualcuno ha pensato di far scattare il boicottaggio. Una delle prime a intraprendere la “crociata contro i fagioli” è stata la deputata ultra liberal Alexandria Ocasio-Cortez, che insieme ad altri esponenti democratici ispanici ha pubblicato sui social dei video in cui i prodotti Goya vengono gettati via. Trump è subito passato al contrattacco, strizzando l’occhio agli elettori ispanici.
Per replicare alle accuse dei democratici Donald Trump, come sempre, si è affidato a Twitter: “Goya Foods va alla grande, la macchina del fango della sinistra radicale è stata controproducente, la gente sta comprando come dei pazzi”. Il presidente sorride e mostra i pollici in alto come segno dell’ok: davanti a lui, sulla scrivania della Casa Bianca, alcune confezioni di prodotti Goya. Chris Cuomo, fratello del governatore di New York e volto della Cnn, ha criticato in modo sprezzante il presidente: “Nel mezzo di una pandemia, vendono fagioli”.
Certo, non è sufficiente uno spot per ottenere il favore e i voti di una comunità. Anche se l’accostamento fagioli-Trump non è passato inosservato. Il presidente ha voluto premiare il top manager che ha deciso di schierarsi dalla sua parte. E qualcuno, tra i latinos, avrà detto: hai visto che li mangia anche il presidente i nostri fagioli? “Sono uno di voi”. Questo è il messaggio.