Cosa significa la vittoria di Kemp in Georgia
Che le elezioni di Midterm saranno un bagno di sangue per i Democratici è molto probabile, salvo sorprese in agguato. Numerosi fattori sembrano andare in questa direzione, e lo stesso “pendolo” della democrazia americana, che bilancia i poteri del presidente con la maggioranza del Congresso al partito rivale è assai frequente nella storia politica a stelle e strisce. Altro discorso è il controllo del Partito Repubblicano. Siamo davvero sicuri che il Gop sia in mano a Trump? Di certo l’ex presidente gioca un ruolo molto importante nel partito dell’Elefante. Però il segnale che arriva dalla Georgia non può essere sottovalutato.
Contro ogni pronostico Brian Kemp ha vinto le primarie repubblicane per il candidato governatore. Sconfitto, invece, l’uomo sostenuto da Trump, l’ex senatore David Perdue. Perché è importante la vittoria di Kemp? Essenzialmente per due motivi. Trump l’aveva giurata al governatore Kemp, che nel 2020 non appoggiò la battaglia dell’allora presidente per far annullare il voto in Georgia (per la presunta frode elettorale), riconoscendo di fatto la vittoria di Biden. Stizzito, Trump non gliele mandò certe a dire, arrivando a definirlo “il peggiore della storia” e un “disastro”. Disse persino che avrebbe preferito veder vincere la sua avversaria, la democratica Stacey Abrams. Che è tutto dire.
Ma c’è un altro elemento interessante in questa delicata vicenda politica. Nelle primarie del Gop Kemp era sostenuto da Mike Pence, l’ex vicepresidente di Trump. Segno, questo, che tra i due ormai la linea è distinta (e distante). Almeno per ora. Non si può escludere che Pence possa provare a buttarsi nella mischia nel 2024, giocando proprio su quella parte del Gop che non ha mai digerito troppo The Donald.
A onor del vero le chance di Kemp di riottenere la candidatura non sono mai state messe in discussione. Perdue nonostante il sostegno di Trump non è mai riuscito a fare breccia nell’elettorato repubblicano della Georgia. Anche perché Kemp, governatore in carica, non si è distanziato dall’identikit del perfetto conservatore (in uno stato conservatore): favorevole alle armi anche senza licenza, contrario all’aborto (dopo la sesta settimana). A novembre Kemp se la vedrà con Stacey Abrams, già sconfitta nel 2018.
Le vittorie di Trump
L’ex presidente si è consolato con altri importanti risultati. Vediamo quali. Sempre in Georgia, il candidato da lui sostenuto, la leggenda del football Herschel Walker, ha vinto la corsa e nelle elezioni di Midterm sfiderà il dem Raphael Warnock (uscente) per un seggio al Senato. Walker era balzato alle cronache per aver minacciato la sua ex moglie, oltre che per aver gonfiato i suoi risultati imprenditoriali e di aver mentito sulla sua laurea. Nelle primarie per la Camera per un distretto nordovest della Georgia Marjorie Taylor Greene, vicina ai suprematisti bianchi, ha sbaragliato tutti gli sfidanti conquistando la nomination in vista delle elezioni di novembre. Sarah Huckabee Sanders, già portavoce della Casa Bianca con Trump, secondo le proiezioni di Nbc ha vinto le primarie repubblicane per il governatore dell’Arkansas.