Usa, gara a chi delegittima di più l’avversario
È difficile trovare nella storia degli Stati Uniti d’America un livello così alto di delegittimazione tra le forze politiche. Uno scontro totale, all’ultimo sangue.
Ecco cosa ha detto in un tweet il presidente Joe Biden. “L’agenda Maga (Make America Great Again), rappresenta un estremismo che minaccia le fondamenta stesse della nostra Repubblica. Non rispetta la nostra Costituzione. Non crede nello stato di diritto. E non riconosce la volontà delle persone”. Biden aveva detto la stessa cosa in un discorso alla nazione davanti all’Independence Hall di Philadelphia.
Poco prima l’ex presidente Donald Trump nel suo primo comizio dopo la perquisizione della sua residenza di Mar-a-Lago, aveva definito Biden un “nemico dello Stato”, la sinistra radicale “vera minaccia alla democrazia“, l’Fbi “un mostro feroce controllato dai democratici e dai media”.
Gran parte della sua rabbia Trump l’ha indirizzata contro l’Fbi: “Siamo sotto assalto dell’Fbi e del dipartimento di Giustizia. L’Fbi è diventato un mostro feroce controllato dalla sinistra democratica e dai media ma io non resterò in silenzio”. Ed ha accusato i federali di usare due pesi e due misure, avendo prosciolto l’ex segretaria di stato Hillary Clinton per l’Emailgate. La perquisizione, ha aggiunto, “è stata una parodia di giustizia“, “uno dei più scioccanti abusi di potere di qualsiasi amministrazione nella storia americana” che “causerà un contraccolpo senza precedenti”.
Descritto numerose volte come “pazzo” o “malato”, a sua volta Trump usa la psicolingua (secondo un’efficace definizione del dottor Federico Soldani) per delegittimare l’avversario: “Se guardate alle parole, al significato, dell’imbarazzante e arrabbiato discorso di Biden, ha minacciato l’America, anche con l’uso della forza militare. Deve essere pazzo o affetto da demenza all’ultimo stadio”, ha scritto l’ex presidente sul suo canale social “Truth”.
Ma cosa ha fatto arrabbiare così tanto Trump? “Mentre vi parlo questa sera – ha detto Biden a Philadelphia – uguaglianza e democrazia sono sotto attacco… Dobbiamo essere onesti con noi stessi e gli altri: troppo di quello che accade oggi nel nostro paese non è normale”. Biden ha chiarito di non avercela con il partito repubblicano, ma con “i repubblicani Maga”, i sostenitori di Trump e il suo slogan Make America Great again. “Credo sia mio dovere dire la verità, non importa quanto sia difficile e dolorosa: i repubblicani Maga non rispettano la Costituzione. Non credono nello stato di diritto. Non riconoscono la volontà del popolo. Rifiutano di accettare il risultato di elezioni libere. Sostengono leader autoritari e alimentano le fiamme della violenza politica, minacciando i nostri diritti personali, il perseguimento della giustizia, lo stato di diritto, l’anima di questo paese. Noi siamo ancora una democrazia, ma la storia c’insegna che la cieca lealtà ad un solo leader, e la volontà di impegnarsi nella violenza politica è fatale alla nostra democrazia, non c’è dubbio che il partito repubblicano sia dominato, guidato e intimidito da Donald Trump e i repubblicani Maga”.
Il rischio di una guerra civile appare sempre più vicino, inutile nasconderlo.