“Letteralmente Chiunque Altro” si candida negli Usa
Nel giorno in cui Trump si vede ridotta la cauzione (da 464 a 175 milioni di dollari) per la condanna in primo grado per frode commerciale a carico della Trump Organization, fa sorridere la notizia dell’uomo che ha cambiato legalmente il proprio nome in “Literally Anybody Else” (Letteralmente Chiunque Altro) annunciando che si candiderà alle presidenziali. È successo a Dallas (Texas), dove un maestro elementare di 35 anni, Dustin Ebey, ha avuto questa trovata, cercando di catalizzare su di sé il malcontento di chi a novembre andrà a votare e dovrà scegliere tra Biden e Trump.
“Trecento milioni di persone si meritano di meglio – ha detto l’uomo – ci dovrebbe essere una possibilità per persone come me che sono stufe di questa appropriazione di potere da parte dei due principali partiti che non avvantaggia la gente comune”.
Ma cos’ha in mente questo texano? Sicuramente farsi pubblicità e magari farsi invitare o intervistare da qualche talk show. La sua idea di base è scritta proprio nel suo nuovo nome: “Letteralmente Chiunque Altro” è meglio di Biden o Trump. Il suo vuole essere una forma grido di protesta studiata nei minimi dettagli. Potrebbe essere la trama di una serie tv, dove magari questo strampalato e bizzarro candidato, alla fine, stravolge ogni pronostico e viene eletto. Tipo il film “Benvenuto Presidente!“, dove uno sconosciuto Giuseppe Garibaldi (interpretato da Claudio Bisio) viene eletto a sorpresa dal parlamento riunito in seduta comune.
Scherzi a parte, “Literally Anybody Else” per poter effettivamente essere presente sulle schede elettorali (del solo Texas) dovrà raccogliere 113mila firme. Sono tante ma non è un traguardo impossibile. Se ci riuscirà la sua sfida l’avrà vinta, a prescindere da quanti buontemponi poi metteranno la croce sul suo nome a novembre. In una frase c’è il succo della sua campagna elettorale: “L’America non dovrebbe essere costretta a scegliere tra il ‘re dei debiti’ ed un 81enne”.