Il prossimo 8 novembre gli americani troveranno sulle schede elettorali non solo i nomi di Hillary Clinton e Donald Trump, ma anche quello di Gary Johnson, candidato del Partito libertario (tra poco sapremo se si aggiungerà qualche altro candidato: nel 2012, ad esempio, si presentarono anche i Verdi). I Libertari, che nel proprio sito si presentano come il “Partito dei Princìpi (Stato minimo, massima libertà), a onor del vero hanno sempre raccolto percentuali esigue. Ma stavolta sono più ottimisti del solito: puntano sul sempre più diffuso malcontento verso la politica, sperando di rosicchiare voti ai principali candidati, e in particolare […]