10Apr 20
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È un simbolismo molto potente a legare due romanzi brevi di William Hope Hodgson usciti qualche tempo fa in libreria. Il primo è La casa sull’abisso, contenuto nell’antologia mondadoriana I miti di Cthulhu, curata da Giuseppe Lippi, Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco. Se il racconto è finito tra le storie che hanno anticipato o ripreso l’orrore lovecraftiano, una ragione c’è. Era, infatti, tra le narrazioni preferite dal Demiurgo di Providence, insieme a quelle di Edgar Poe, Ambrose Bierce, Robert Chambers, Matthew Phipps Shiel, Arthur Machen, Algernon Blackwood, Montague Rhodes James e Abraham Merritt. Uscito originariamente nel 1908 e riproposto […]
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03Ago 18
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Dire che non è un momento facile per l’editoria italiana è ormai un luogo comune, che purtroppo non cessa di rispondere alla realtà delle cose. Lo stesso discorso vale per i periodici: eppure, in tempo come il nostro in cui l’informazione e la produzione di contenuti sono parcellizzate, scandite dai tweet e dai post su Facebook, non mancano per fortuna realtà che nuotano controcorrente, aprendo riviste in un mondo in cui le riviste chiudono. Iniziative tanto più lodevoli e da incoraggiare poiché spesso dedicate ad argomenti non propriamente “di massa”, come il fantastico: è il caso di «Dimensione Cosmica», storica […]
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15Gen 18
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Vi sono autori, disse una volta Arthur Conan Doyle, che «hanno varcato la porta magica»: l’hanno attraversata, invitando i lettori a far lo stesso, insegnandoci che accanto al nostro prosaico mondo quotidiano ve ne possono essere molti altri, di natura differente. All’inizio del Novecento, su alcune riviste pulp americane fu coniata una curiosa espressione per qualificare opere letterarie eccentriche e fuori dagli schemi, che non si esaurivano nei generi codificati: letteratura differente. Guardato nella migliore delle ipotesi con un sopracciglio inarcato dagli esponenti della cosiddetta “cultura alta”, accademica e para-accademica, tutta imbevuta di realismo a tutti i costi, il fantastico gode […]
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25Ott 17
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«La nostra civiltà, come ogni civiltà, è una congiura. Una miriade di minuscole divinità storna i nostri sguardi dal volto fantastico della realtà». Così si apre L’uomo eterno di Pauwels e Bergier, primo (e, di fatto, unico) di cinque volumi dedicati a una riforma dell’uomo moderno. Sono tesi assai simili a quelle del romanzo I parassiti della mente di Colin Wilson, uscito nel 1977 per Fanucci e tornato in libreria – anzi, in edicola – in «Urania collezione» pochi giorni fa, nella magistrale traduzione di Roberta Rambelli; una storia complicata e affascinante con al centro la «trappola della storia», l’idea […]
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13Set 17
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Più che un territorio, la Russia è una visione del mondo, la corrispondenza formulata da Nikolaj Aleksandrovič Berdjaev tra geografia fisica e geografia spirituale, la vittoria dell’immensità, della vaghezza e dell’imponenza, Giano bifronte tra un paganesimo dionisiaco e l’ortodossia. La Russia è un mistero custodito nei monasteri e nei deserti notturni, è l’enigma stesso di questa congiunzione, che si riverbera a livello antropologico così come politico-sociale. Da un lato, scriveva Berdjaev, «dispotismo e ipertrofia dello Stato, dall’altro anarchismo e sregolatezza; da una parte crudeltà e inclinazione alla violenza, dall’altra benevolenza e umanità; da una parte individualismo e consapevolezza elevata della […]
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05Giu 17
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Ray Douglas Bradbury è stato chiamato in tanti modi, ma ne prediligeva uno: narratore di storie. Definizione più che mai appropriata di un uomo che, nel corso della sua lunga vita, si è cimentato in generi letterari e artistici diversissimi tra loro, dai romanzi ai racconti, dalla drammaturgia alla televisione, fino alla Settima Arte. Un poeta dello spazio profondo, un aedo di Marte (scoperto grazie al mitico John Carter di Edgar Rice Borroughs, tra le sue letture preferite) innamorato di quella lunga estate che è l’infanzia, l’età d’oro della vita immortalata in capolavori come L’estate incantata (Dandelion wine, a giudizio […]
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16Ago 16
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Un uomo la cui carriera ha attraversato il Secolo Breve, che ha affrontato ogni genere letterario, in assoluta libertà. Un uomo che, nell’avvicendarsi dei decenni, si è sempre battuto contro ogni censura, letteraria e ideologica: questo è stato Ray Bradbury. È naturale che si sia scagliato in più occasioni contro quella cappa opprimente e liberticida che risponde al nome di politically correctnes, la quale, esplosa in America, è poi stata entusiasticamente importata in Europa, mietendo parecchie vittime nella letteratura come nel cinema (è tornato recentemente sull’argomento Maurizio Acerbi, nel suo acuminato pamphlet Come sopravvivere al cinema di sinistra). Anche perché […]
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03Giu 16
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«Ci sono due agenti dell’FBI che interrogano il vicino di casa di un individuo sospetto. Il vicino dice che l’indagato ascolta spesso sinfonie. Ma davvero… lo interrompono. E, sentiamo, in quale lingua?» I due agenti guardano Philip K. Dick. Non l’hanno capita. Il primo borbotta: «Non erano di sicuro del nostro reparto», il secondo gli entra in casa. Phil aveva letto la barzelletta sul «New Yorker», e credeva che raccontandola avrebbe allentato la tensione. Flop totale, naturalmente. Erano gli anni della caccia alle streghe, e la (prima) moglie di Phil militava nella sezione studentesca del Partito socialista. Erano venuti a farle […]
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