La crisi finanziaria mondiale e la recessione economica  che ne è derivata hanno costretto le  Banche centrali a misure d’emergenza dal punto di vista della politica monetaria. Tutto questo – nota la società di risparmio gestito M&G – implica una tacita modifica del mandato delle banche centrali stesse che potrebbe avere come conseguenza una nuova fiammata dell’inflazione. Che, inoltre, rappresenta uno strumento per ridurre il peso di un problema comune a molti Paesi: il debito pubblico in continuo aumento. M&G consiglia quindi di munirsi per tempo di un estintore, anche perché oggi gli strumenti che permettono di proteggersi dall’eventuale rialzo del costo della vita sono ancora a buon mercato.

Titoli di stato o obbligazioni societarie?

A differenza dei titoli obbligazionari tradizionali, le obbligazioni indicizzate pagano per esempio una cedola legata all’inflazione. Di conseguenza, se questa aumenta, cresce anche il rendimento del bond a condizione di tenerlo in portafoglio fino a scadenza. Le obbligazioni corporate indicizzate consentono invece di evitare l’alto rischio di tasso di interesse connesso ai titoli di Stato indicizzati e di guadagnare un ulteriore premio per il rischio di credito legato al fatto di prestare denaro a un emittente societario.   Il mercato delle obbligazioni societarie indicizzate ha già raggiunto un valore di 50 miliardi di euro nell’Eurozona e di 40 miliardi di sterline nel Regno Unito.

Wall & Street

Tag: , , , , ,