«Renzi, ridai l’apprendistato all’Italia»

Il Jobs Act, che il nuovo premier Matteo Renzi dovrebbe varare il mese prossimo, si fonda su un contratto di lavoro unico a tempo indeterminato con garanzie crescenti nei primi tre anni di vigenza (in pratica l’articolo 18 sarebbe sospeso per 36 mesi). Chi assume dovrebbe avere diritto a sgravi fiscali (questo tema fa però parte della riforma tributaria annunciata) senza che questi siano agganciati a particolari caratteristiche dell’assunto (età, disoccupato di lungo termine). Chiediamo a Stefano Colli-Lanzi – che ha creato e guida Gi Group, la maggiore agenzia per il lavoro interinale in Italia, se la riforma funzionerà e […]

  

«Così la fotografia diventa un business»

  «Un’immagine nasce prima di tutto nella mente, prende forma nell’immaginario, tutto molto prima dello scatto vero e proprio. Esattamente come fa un pittore che, anche quando ritrae la realtà, che è lì davanti ai suoi occhi, la trasforma comunque, perché è un processo che passa attraverso l’intuizione, il cuore e l’anima». Parola di Luigi Gattinara, fotografo professionista, al quale Wall & Street hanno chiesto come questa forma d’arte possa trasformarsi in un business. Una passione che può anche rappresentare un’opportunità di lavoro. Signor Gattinara, la fotografia è un’arte. Con quali occhi dovrebbe avvicinarsi al comparto un investitore-collezionista? «Credo, senza […]

  

Vietato divorziare con la crisi

Mai come in tempi di crisi economica separarsi non è un buon affare. (Ovviamente, non è il caso di Gigi Buffon e Alena Seredova). Questa è la sintesi dell’indagine condotta per Immobiliare.it da Demoskopea che ha intervistato un campione rappresentativo dei circa 2.700.000 divorziati e separati italiani per evidenziare le conseguenze che una separazione ha sull’economia personale. Complessivamente in Italia 610.000 divorziati stanno ancora pagando le rate del mutuo ottenuto per comprare la casa coniugale (22,6%), ma se ad un anno dalla fine della relazione questa percentuale sale fino al 54,7%, fra chi è separato da più di cinque anni […]

  

Bonsai #30 – Chi non lavora, non fa l’amore

  I ragazzi italiani, messi sulla strada dalla crisi,  sono alla ricerca di un lavoro sia per riconquistare la propria indipendenza economica sia perché, come diceva Adriano Celentano, «chi non lavora non fa l’amore».   [youtube WDI8MqN4YjE]   Da quanto emerge da alcuni sondaggi, curati dalla società di servizi BpSec, sembra infatti che il 35%  degli uomini tra i 25 e i 45 anni stia seguendo corsi di aggiornamento professionale anche allo scopo di risultare interessante agli occhi di una donna.  Una mossa comprensibile se si considera che  sette ragazze su dieci si sono dette «restie» a uscire con un ragazzo disoccupato, […]

  

Bonsai #29 – Facebook non ha amici in ufficio

Facebook, con oltre un miliardo di utenti a livello mondiale, è  tra i canali più diffusi dalle aziende per aumentare la propria visibilità all’esterno, ma manager e capi ufficio continua a non piacere affatto condividere la loro vita privata con i  vicini di scrivania.  Soprattutto se a voler «sbirciare» sono i loro diretti collaboratori.  Quasi un capo su tre (32% del campione, secondo una ricerca curata dalla società di selezione del personale Robert Half ) accoglie infatti con imbarazzo una richiesta d’amicizia da parte dei suoi collaboratori. Ed è simile il disagio se l’invito giunge da clienti (32%) o fornitori (37%). […]

  

Il Jobs Act funziona solo così

Quasi ogni partito ha più o meno recentemente presentato un piano per facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro. Orientarsi non è semplice. Per questo motivo Wall & Street hanno chiesto un parere ad Alessandra Servidori, consigliera nazionale di parità ed esperta di tematiche del lavoro. «Abbiamo iniziato la nostra analisi dalla  proposta di Renzi, valutando attentamente i progetti di Alfano/Sacconi  e di Ichino e considerando anche le proposte di Salvini e di Servidori. Abbiamo sempre cercato di parlare in italiano, senza ricorrere a termini anglosassoni, comprensibili solo agli addetti ai lavori. Ci siamo fatti guidare dal buonsenso per trovare una soluzione […]

  

«Come si fa a lavorare in Svizzera»

  I cittadini svizzeri sono  stanchi di dover competere sul lavoro con i disoccupati di mezza Europa. Un Paese con otto milioni di abitanti e il 23% di stranieri si è ribellato contro il «buonismo» dilagante nell’Unione europea. Così ieri il 50,3% degli elvetici si è espresso a favore del ritorno alle quote fisse di immigrazione, mettendo in discussione gli stessi trattati stipulati con Bruxelles che di fatto equiparano Berna a un componente della Comunità. La Svizzera, infatti, ha deciso di tenere alla larga dai suoi (tanti) uffici finanziari e dalle sue (poche) fabbriche chi non ha il passaporto elvetico. La […]

  

I Sex toys valgono 15 miliardi. All’Italia resta solo il porno

Di Lady Gaga vi abbiamo già parlato in merito alla sua popolarità su Facebook, inferiore a quella della Coca Cola (a proposito su Twitter è stata di recente stracciata da Katy Perry che ha sfondato il tetto dei 50 milioni di follower). Oggi ve la proponiamo in una «luce» diversa pubblicando la foto di un gadget a lei ispirato. Si tratta di una torcia che in inglese si dice flashlight. Ma poiché l’oggetto si chiama fleshlight e il riferimento è a flesh (carne), l’utilizzo che se ne può fare è diverso. Per non perderci nei giri di parole vi diremo che […]

  

Italiani dallo psichiatra per le tasse di Letta

  Pagare le tasse sta diventando il peggior  incubo degli italiani. I motivi sono evidenti in un Paese dove il fisco ingoia più della metà dei redditi dei cittadini, peraltro già falciati dalla crisi, e dove lo stesso governo Letta pasticcia con le imposte, fino alla beffa dell’Imu e della Tasi. Anche per questo sono in aumento le famiglie e le imprese che ricorrono alle rate per pagare le tasse: 398mila le rateizzazioni concesse da Equitalia nel 2013, per un valore di imposte che supera i 2,9 miliardi. Più dei due terzi delle rateizzazioni (77,2%) riguardano le persone fisiche. In testa c’è  la Lombardia […]

  

Berlusconi e Renzi lavano più bianco

C’è poco da fare. L’opinione pubblica compara le offerte politiche nello stesso modo in cui si sceglie un detersivo sugli scaffali di un supermarket. Non è qualunquismo né, tanto meno, una forma diversa di demagogia. Anzi, la contemporaneità ha costretto le classi dirigenti a orientarsi secondo i desideri dell’opinione pubblica (le ricerche di mercato, i sondaggi sono esemplificativi di questo orientamento) per cui oggi è impossibile fare politica seguendo schemi paternalistici in base ai quali far accettare alla gente soluzioni poco condivise. Anzi, il politico contemporaneo deve essere in grado di offrire una risposta ai problemi, di disegnare un mondo […]

  

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