I ragazzi italiani, messi sulla strada dalla crisi,  sono alla ricerca di un lavoro sia per riconquistare la propria indipendenza economica sia perché, come diceva Adriano Celentano, «chi non lavora non fa l’amore».

 

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Da quanto emerge da alcuni sondaggi, curati dalla società di servizi BpSec, sembra infatti che il 35%  degli uomini tra i 25 e i 45 anni stia seguendo corsi di aggiornamento professionale anche allo scopo di risultare interessante agli occhi di una donna.  Una mossa comprensibile se si considera che  sette ragazze su dieci si sono dette «restie» a uscire con un ragazzo disoccupato, anche perché temono di doverlo mantenere, laddove lo sposassero. Senza contare che altre ricerche hanno evidenziato come la recessione e il timore per la propria situazione lavorativa siano tra le cause principali di un calo della libido nei Paesi industrializzati.

Come è naturale pensare  la  seconda ragione che spinge gli uomini a iscriversi ai corsi di formazione, con il 28% delle preferenze, è invece la necessità di avere uno stipendio con cui  pagare le bollette, l’affitto e fare fronte alle altre spese di casa. Al terzo posto (16%), il desiderio di realizzare un sogno (un dato che non stupiscono visto che, calcola l’Istat, un italiano su quattro è insoddisfatto dell’impiego), quindi lasciare il nido paterno (10%) e dimostrare ai propri ex datori di lavoro di essersi sbagliati quando lo hanno licenziato (6%).

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