Non solo multe stradali: il Comune di Milano sta facendo davvero una figuraccia con i suoi concittadini con avvisi e cartelle. Abbiamo raccontato sul Giornale il caos scatenato dai cosiddetti “avvisi bonari”, 700mila lettere inviate per riscuotere multe arretrate degli anni 2011 e 2012.  Multe (presunte) non pagate: ma poi sono stati scoperti macroscopici errori, compreso l’invio di solleciti a chi aveva già pagato. E il Comune ha dovuto ammettere che gli errori sono pari al 3-4% del totale, una cifra enorme, come conferma la fila che da giorni intasa lo sportello di via Friuli.

Ora pare che errori – e che errori – siano stati commessi nell’invio di cartelle riferite ai tributi locali: numerosi cittadini del quartiere “Le Terrazze” per esempio, denunciano che l’Ufficio recupero evasione (Ati) del Comune “sta inoltrando a mezzo raccomandata decine, se non centinaia, di solleciti (avviso di accertamento e irrogazione contestuale di sanzioni) per il recupero della Tassa Rifiuti solidi urbani (Tarsu) inerente all’anno 2009 e alcuni anche per anni successivi”.

Questo ultimo caso è sollevato da Paolo Zanichelli, consigliere Ncd di zona 5: “Visto la massiva spedizione di tali avvisi e riscontrato in diversi casi il puntuale e corretto pagamento della Tarsu da parte degli interessati – chiede in un’interrogazione – riteniamo vi sia in atto un macroscopico errore da parte di questa amministrazione nella richiesta, pare, ingiustificata agli indifesi nostri concittadini”. E Zanichelli suggerisce anche al Comune il possibile errore: “Appreso che i cittadini oggetto di accertamento sono residenti in vie che hanno subito già da tempo una variazione toponomastica – scrive – si suppone che la nuova richiesta di pagamento sia dovuta ad errori nelle banche dati citate nell’avviso d’accertamento”.

Fra l’altro in Forza Italia, il consigliere Fabrizio De Pasquale fa notare che la gestione diretta di questo recupero ha un costo molto alto: tanti euro per ogni singola pratica. Per questo De Pasquale ipotizza un danno erariale che sarebbe davvero paradossale.

Considerato che la decisione del Comune si prendere il posto di Equitalia era stata salutata come una grande svolta, i risultati di questa gestione diretta sembrano davvero disastrosi.