Si dichiara «vittima della censura democratica di sinistra» il capogruppo Marco Cagnolati (Forza Italia). E lo denuncia a proposito di una discussione che è scaturita dalle affermazioni della maggioranza del Municipio 3, che alcuni giorni fa ha spiegato le sue posizioni sulla bocciatura della mozione sulla sicurezza del Parco Lambro, in una pagina chiamata peraltro “Milano, Municipio 3”. E non devono essere piaciute ai responsabili della della pagina le osservazioni di Cagnolati, che metteva in forte dubbio la votazione della maggioranza. Sta di fatto che i commenti di Cagnolati sono stati  oscurati, eliminati e il capogruppo di Fi bloccato, inibendo ogni possibile commento da parte di chi rappresenta e presiede uno dei gruppi principali del Comune e del Municipio. “L’intervento di censura – dice Cagnolati – è stato esteso anche ai commenti scomodi dei cittadini che avevano espresso il proprio parere. Poi Cagnolati è stato sbloccato, “probabilmente per un comando pervenuto dall’alto e con la scusa di un errore tecnico, mentre i commenti dei cittadini sono rimasti oscurati” dice il consigliere azzurro. “Riteniamo pericolosissimo e inaccettabile questo atteggiamento di repressione della libertà d’espressione operato dalla maggioranza che governa il municipio nei confronti dell’opposizione che ha il compito di vigilare e controllare – attacca Cagnolati – il Pd non si definisce forse Partito democratico? Ecco, tutto questo sa veramente poco di democratico, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi il sindaco Sala, il presidente del municipio 3 Caterina Antola e il coordinatore del Partito Democratico di Milano Pietro Bussolati”.

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