Oggi a Radio24 Giannino e l’ Italietta.
Davvero non sopporto più la gentaglia che fa del terrorismo la sua arma di disinformazione di massa. Terrorismo e , come dice Bagnai, auto razzismo. A Radio24 Oscar Giannino , l’ economista senza laurea in economia , inizia mettendo la musichetta di un finto inno d’ Italia per prendere per i fondelli l’ Italietta. Quella che lui chiama italietta. Io no. Io penso che sia il paese il cui sistema mi ha permesso di studiare e di prendere (io davvero) con votazione 99/110 (sic non ero uno studente modello) una laurea in Economia e Commercio , che mi ha permesso di trovare 3 differenti lavori di cui uno come dipendente , uno come co.co.co e uno come piccolo imprenditore. Ritengo sia il sistema Paese Italia ad aver permesso (oltre alla sua volontà e alla sua bravura ovviamente) a mio padre di far carriera e divenire dirigente e poi piccolo imprenditore , comprare immobili che poi ha lasciato a me e mio fratello, viaggiare e girare il mondo e tenere un livello di vita più che degno , oserei dire decisamente benestante. Se mio padre fosse nato in Cina, in Uganda, in Venezuela , in Pakistan o Malesia o in altri 200 paesi tutto questo sarebbe stato molto molto più difficile se non impossibile. Se l’ 80% degli italiani sono proprietari di casa , ed abbiamo il più grande risparmio pro-capite europeo o mondiale, è perché viviamo in un grande Paese non in una italietta. La italietta è quella di Giannino non la mia, di chi sa solo criticare senza proporre . Se non gli piace si accomodi all’ estero, con tutti i suoi titoli di studio e accademici non farà fatica a trovare un bell’ impiego e ben retribuito. Ed il modo di accogliere Claudio Borghi in radio e’ stato vomitevole. Inizialemente creando dell’ idea di euro exit un giochetto , poi quando è arrivato in collegamento lo hanno interrotto , parlandogli sopra e facendo del benaltrismo ad ogni risposta azzeccata che il Prof. Borghi estraeva dal cappello. Fa il paio con il direttore de “Il Sole” che si è scagliato contro Salvini pochi giorni fa , e nella foga non si è nemmeno accorto di aver sostenuto le tesi degli antieuro. Infatti se come sostiene Napoletano , la supervalutazione del Franco svizzero è un grande problema per le aziende elvetiche , il nostro megadirettore sta dicendo anche che l’ EURO, moneta troppo alta per l’ Italia e altri (Spagna-Portogallo-Grecia-Francia etc), è il problema delle nostre aziende . Non la corruzione, la burocrazia o altre balle per allocchi. E se, come Napoletano ha giustamente osservato, la eccessiva valutazione del franco rende le merci svizzere troppo care, ci vuole un po’ di svalutazione per riequilibrare, allora è esattamente quella svalutazione invocata da Salvini , impossibile sino a che l’ Italia sarà dentro la eurozona. Come si può svalutare la nostra moneta e rendere le nostre merci meno care di quelle tedesche o francesi senza uscire dalla Eurozona? Se poi Napoletano conoscesse un modo per svalutare solo la moneta italiana e non uscire dall’ Euro ce lo insegni. Siamo tutti pronti ad accettare suggerimenti. Se invece le posizioni del giornale di CONFINDUSTRIA sono dettate dai grandi industriali che hanno ormai tutti delocalizzato in Romania o Cina allora dubito fortemente che i loro interessi e le teorie portate avanti da Napoletano collimino con gli interessi degli italiani. Quelle aziende vendono in Euro (forte) e producono pagando stipendi in Yuan o Lei (deboli) , il che significa alti guadagni e occupazione in quei paesi e disoccupazione qui. Sono i vostri interessi o i loro miei cari lettori?