Marco Zanni : al Parlamento UE Salvini leader contro élites
Ho rivolto alcune domande a Marco Zanni, eurodeputato della LEGA. Zanni viene da esperienze bancarie (IMI e Intesa San Paolo), poi eletto al parlamento Europeo nel M5S e passato alla LEGA.
Da poco è stato nominato Responsabile Esteri della LEGA da Matteo Salvini.
D) Onorevole Zanni , lei dovrà trovare le alleanze nel prossimo parlamento UE per il partito di maggioranza relativa (stando ai sondaggi) in Italia. E’ un compito arduo? Quali gli scenari che prevede?
R) E’ sicuramente un compito impegnativo, ma certamente molto stimolante. Il momento è favorevole, poiché la Lega è un partito in ascesa riconosciuti come modello di successo, a cui molti altri in Europa vogliono ispirarsi. Matteo Salvini è poi ormai un leader riconosciuto a livello internazionale, a cui molti, Europa, guardano con forte interesse come alternativa nuova a leader logori e fallimentari come Merkel e Macron. Per quanto riguarda la strategia per le prossime europee, partiamo oramai da una base consolidata di alleanze che porta a quasi un centinaio di deputati nel prossimo Parlamento, con la possibilità di unire altri partiti se prevale la logica di unione piuttosto che alcune lievi differenze su cui stiamo ancora lavorando. Quello che è certo è che questa volta saremo noi a gestire la partita. Salvini sarà il leader e il front man che sfiderà le élite europee che hanno portato il continente nel baratro.
D)Secondo lei c’è la possibilità che il M5S sia in futuro nello stesso gruppo della LEGA, rinsaldando così in seno al parlamento UE , la alleanza di governo italiana? E’ fantapolitica?
R) In Europa la Lega e il movimento 5 stelle faranno due campagne diverse, su temi diversi, presentando un’idea d’Europa diversa. Il Movimento 5 Stelle è ancora alla ricerca di una sua strategia per il prossimo parlamenti europeo, lavorando ad una sua collocazione autonoma e alternativa. Non credo però che ci sia spazio per un terzo polo alternativo sia a Salvini che a Macron e al PPE. Le difficoltà sulla strategia europea dei 5 stelle sono sotto gli occhi di tutti, non è semplice trovare sette nazionalità per formare un gruppo. Nel caso non dovessero riuscire, la Lega è disposta a dialogare con chiunque voglia dare una mano e condivida la nostra agenda e idea di Europa. In Italia abbiamo stretto un accordo di Governo che sta funzionando, nonostante alcune sensibilità differenti. Chissà che, se ce ne saranno le condizioni, si possa ragionare anche su un modello di contratto anche per l’UE.
D) Il responsabile economico della LEGA, Claudio Borghi ha criticato aspramente la propaganda pro UE fatta da alcuni funzionari del Parlamento di Bruxelles e dall’account ufficiale del Parlamento Europeo. Il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani è sceso in campo per difendere Molinari (responsabile media parlamento Europeo ) reo di “ fare propaganda sulla base di sondaggi che lui stesso commissiona”. L’ account ufficiale del Parlamento Europeo aveva elencato i presunti vantaggi della moneta unica. Lei come la pensa?
R) Non voglio commentare un caso particolare, ma una questione ben più importante: sono mesi che denuncio la vergognosa campagna propagandistica che fanno le istituzioni UE utilizzando massicciamente il denaro dei contribuenti europei. Mi sarei augurato da parte delle istituzioni UE una campagna neutrale, il cui solo obiettivo dovrebbe essere incentivare la partecipazione degli elettori al voto. La strategia di comunicazione parte da lontano, ed è stata studiata a tavolino, col chiaro intento di diffondere messaggi pro-UE, pro-partiti europeista ed avversa a partiti e governi non graditi, i cosiddetti populisti. La cosa vergognosa è che è stato tutto già scritto nero su bianco in un documento dell’Ufficio di Presidenza del Parlamento europeo approvato a Novembre 2017. Per questa sorta di propaganda mascherata, sono stati stanziati più di 30 milioni di euro di soldi dei contribuenti, ed è stato assunto personale specifico per questa missione. È ormai chiaro come, con questi provvedimenti e la fasulla lotta alle fake news, l’UE voglia mascherare i propri fallimenti con la propaganda.
D) La sentenza del tribunale Ue conferma che gli interventi di salvataggio del Fitd(Fondo interbancario tutela dei depositi)per #Tercas erano legittimi,così come sarebbe stato legittimo intervenire per Etruria, Marche, Chieti e Ferrara. La commissione UE rimborserà risparmiatori ? Chi ha sbagliato?
R)Purtroppo un perfetto esempio dei fallimenti dell’UE di cui parlavo: per una decisione assurda presa a Bruxelles, sbagliata nel metodo e nel merito, ci hanno rimesso i risparmiatori italiani e sono stati bruciati miliardi di euro. Vestager sta già scaricando la colpa su Bankitalia, ma quello che è chiaro è che qualcuno tra Governo italiano dell’epoca, Commissione europea o la stessa Banca d’Italia non ha fatto gli interessi del nostro Paese. Abbiamo una commissione d’inchiesta a Roma che sta per partire e accetterà le responsabilità; chi ha commesso errori così gravi deve pagare.
D) Marco Zanni , laureato alla Bocconi. Lo sa che alcuni dei più critici contro questo governo gialloverde sono proprio alcuni professori della Bocconi? E sempre gli stessi della Bocconi criticano aspramente (a dire poco) gli economisti della Lega : Borghi , Bagnai , Siri . Lei si considera un Bocconiano sui generis?
R) Non mi considero un Bocconiano, nel senso di appartenente a un’ élite autoreferenziale. Considero l’esperienza in Bocconi un capitolo della mia vita, che mi ha dato tanto, anche in termini di amicizie, ma mi ha insegnato a sviluppare un’autonomia di pensiero, proprio perché ho sempre pensato che al di fuori di quel mondo patinato ci fosse altro. E poi non mi considero un caso sui generis, perché in Italia ci sono molti “Bocconiani” che la pensano diversamente da Monti e non si sono omologati al pensiero unico.
Intervista di Antonio Angelini