Vedere questo donnino è rinfrancante, inebriante. E lo dovrebbe essere a maggior ragione per chi, a differenza nostra, contesta la logica eteronormativa, perché ha due coglioni di berillo. Seguirla in questa campagna elettorale sempre accerchiata da tartufi fumanti, torchiata, imprigionata nel corpo, eppure mai sottomessa nello spirito, seppur prostrata fino ad arcuarsi esausta sui tavoli dei talk show, suscita ossequio. Questa sera, ancora, nell’acido-solforoso studio di Otto e mezzo, molestata dalle petulanti moine borghesucce della Guerritore come dall’impetuoso timbro del primo trombone, Zucconi, è stata mirabile. Ferrigna senza farsi tignosa, penetrante e mai stronza, fulminea nel repellere le arie venefiche […]