Capire la Cina…
…non è soltanto impossibile, ma inutile, scriveva Ennio Flaiano. Quindi pensare di afferrarla dopo esserci stato per pochi giorni sarebbe sciocco. Cinondimeno, due o tre impressioni, almeno di Pechino, posso testimoniare. L’affollamento percettivo da cui pensavo di essere risucchiato… in realtà non c’è. Tutto scorre convulso, frenetico, ma in maniera quasi silenziosa, timorata. L’architettura anni 70 del suburbium è muta per definizione, come un inverno bolscevico. Gli svettanti grattacieli del business district non danno un’immagine di onnipotente razionalità funzionale, quanto di confusione sperimentale. Sembrano guardarsi prendendosi un po’ per i fondelli a vicenda, ciascuno con la sua architettura improbabile e […]