Quando ero bambino volevo fare l’astronauta. Da adolescente il regista. Oggi – per almeno ma per non più di tre giorni la settimana – vorrei essere un agente della polizia municipale. Sono consapevole delle enormi e crescenti difficoltà che devono affrontare i vigilanti, fra organici sempre più esigui, strumenti operativi insufficienti e stipendi poco gratificanti. Eppure, il privilegio di poter esercitare la legge a tutela della pubblica sicurezza con la cogenza dell’immediatezza, per alzata di paletta, per zuffolo di fischietto, per urlo di sirena, ai miei occhi rappresenta un orizzonte rigenerante, catartico. Una responsabilità, un onere, ma soprattutto uno straordinario […]