Bentornati a scuola, schiavi!

Il termine “bravo” viene dal latino “pravus” che ha il significato di malvagio, selvaggio ed indomabile. Passato per lo spagnolo, Manzoni ne “I promessi sposi” ne mantiene l’accezione originaria. Bravo, nell’odierna scuola italiana, vuol dire che sei uno schiavo. Cioè che fai tutti i compiti, siedi con la postura corretta, stai zitto in classe, conosci tutte le tabelline ed i capoluoghi di provincia, leggi i libri giusti, frequenti le persone giuste, pensi esattamente quello che devi pensare ed utilizzi il tempo libero nella maniera più proficua possibile. Il tutto imposto dal totalitarismo educativo dell’unico modello di mondo possibile. Non è […]

  

La “Buona Scuola” non è fertile!

FERTILITY CHE? Nella settimana in cui il tema della fertilità ha celebrato il suo quarto d’ora di gloria, diviene d’obbligo una riflessione sul dramma demografico che l’Italia sta attraversando. Quella del Fertility day è stata un’iniziativa spot che avrebbe dovuto proporre soluzioni legislative ad un problema: in Italia si nasce sempre meno. Vediamo i dati. Nel 2015 sono nati 488 mila bambini, 15 mila in meno del 2014. È il quinto anno consecutivo di calo delle nascite. Una costante, la cui conseguenza è il consolidarsi di una nazione sempre più anziana. Le statistiche prevedono che nel 2050 la popolazione inattiva […]

  

La scuola di Amatrice spezzata a metà.

  Questo blog racconta dei crolli figurativi della scuola italiana. Cadute di stile, rovine metaforiche e franamenti culturali. Non dei cedimenti degli edifici, non della furia cieca di un terremoto, non dei capricci del sottosuolo. In queste ore, tacere il più possibile è un obbligo morale: degli avvenimenti non dipendenti dalla volontà umana, ben si sa, è quasi inutile parlare. Non è un aforisma di Wittgenstein ma un moto naturale della coscienza. Quello che ti blocca la mano sulla tastiera. La colpa è solo della Τύχη: una forza impersonale mossa dal destino: inattesa, imponderabile, imprevedibile. Raccontare della scuola di Amatrice […]

  

Chi salva il liceo classico ( e la nostra identità) ?

Il termine “classico” viene dal latino “classicus.” Il significato generico è quello di eccellente. I migliori tra i militari dell’esercito romano erano chiamati “classici”: la crema ed il fiore della latinità marziale. “Exercĭtŭs”, del resto, significa sforzo, pratica. Il pensiero debole dei tanti peregrinatori mentali che hanno abitato ed abitano le classi di quella che dovrebbe essere l’avanguardia culturale d’Italia, rappresenta esattamente l’inverso. Li chiamano intellettuali, ma se c’è una visione melensa e distorta del liceo classico è proprio quella radical chic : il luogo della erotizzazione del sapere adattato alle richieste della liquidità denunciata da Bauman. La generazione più […]

  

L’istruzione sottomessa. Tutti i mali della scuola italiana in un blog.

  Il protagonista di “Sottomissione” di Michel Houellebecq è François, uno studioso di letteratura, esperto di Huysmans, che decide di convertirsi all’islam perchè l’università islamica gli offre i soldi per poter vivere della sua vocazione culturale. Il romanzo è anche un libro sullo stato di salute dell’istruzione occidentale, divenuto d’attualità nella nostra nazione. Siamo nel mezzo di un processo di monetizzazione del sapere in cui l’Italia è coinvolta. Ogni studente è cosciente che l’unico scopo dello studio è la sua fruibilità economica. Come François siamo costretti a venderci ad un offerente. Quando almeno ce n’è uno. La cultura è una […]

  

Il diario del ribelle © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>