Sabato pomeriggio. Partita di un campionato di  Juniores regionale in Lombardia. Giovanili. Sul campo si sfidano due squadre di 17/18enni e pure qualche 19enne. Giovanotti con l’ormone a mille (almeno) tanto quanto l’adrenalina che sta per schizzare sul campo di gioco. In panchina un’altra decina di ragazzi  carichi di attesa, con i motori in quinta ma col freno a mano tirato e 6/7 uomini,  tra allenatori e dirigenti di squadra pronti a sgolarsi per incitare, spronare, sbuffare, sgridare, sbraitare con linguaggio più o meno colorito. Sugli spalti, per concludere il quadretto, i supporter, giovani, meno giovani, amici, mamme, zii, nonni, […]