Il Consiglio di zona 7 ha approvato la delibera per celebrare il Giorno del ricordo,  la ricorrenza prevista per onorare la memoria degli esuli istriani, dalmati e giuliani, e in particolare delle vittime delle foibe – le cavità carsiche in cui migliaia di italiani trovarono la morte per mano dei comunisti titini, responsabili di una pulizia etnico-politica a lungo rimossa dalla storia nazionale.

La delibera (insieme a un piccolo contributo della Zona, 300 euro) arriva con un certo ritardo rispetto alla data prevista con legge, ma il ritardo è dipeso solo da ragioni tecniche: un accavallarsi di eventi e impegni dell’Associazione degli esuli  (l’Anvgd) che parteciperà e vedrà premiati cinque suoi componenti. Tutto liscio, anzi, la sorpresa è stata positiva, perché a favore della delibera ha votato anche la sinistra, la stessa che in altre Zone aveva tenuto una linea a dir poco discutibile, con iniziative e dichiarazioni che avevano scatenato polemiche a non finire, fino alle dimissioni di un consigliere di Rifondazione Comunista artefice di dichiarazioni deliranti. Stavolta il Prc ha votato a favore e agli atti ci sono solo tre astenuti, fra cui un consigliere del Pd e uno di Sel. L’appuntamento è per 4 aprile in via Anselmo da Baggio, 55, presso la Sala degli Olivetani.

“In Zona 7 – commenta Carlo Armeni di Fratelli d’Italia – siamo finalmente riusciti ad arrivare ad una memoria condivisa sulle Foibe, con il pieno riconoscimento del ruolo dell’Associazione degli esuli. L’auspicio è che questo clima, dopo 10 anni dal varo della legge nazionale in materia, si estenda a tutta la città di Milano. Cosa non scontata visto cos’è successo quest’anno in Zona 9“.
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