Lombardia, il personale costa un sesto che in Sicilia
Da Milano alla Lombardia. Spostandoci per un attimo al Pirellone (o al suo bis) emerge il quadro di un ente – come si dice – virtuoso. La giunta guidata da Roberto Maroni ha appena diffuso i dati sulla sua attività del 2016. In sintesi 52 sedute di giunta con 28 proposte di legge e 1.381 delibere (336 area territoriale; 584 area istituzionale; 180 area sociale; 281 area economica). I dati di “Lombardia Speciale” mostrano i primati della Lombardia:
– leader in Europa per la manifattura con oltre 1 milione di addetti;
– minore spesa pubblica per abitante (2.265 euro a fronte del 3.612 di media nazionale);
– capitale dell’innovazione (28 per cento dei brevetti italiani e 34.5 di quelli europei).
La Lombardia ha inoltre il debito pro capite più basso d’Italia con 73 euro a fronte dei 407 di media nazionale ed è la Regione con meno dipendenti pubblici e dal minore costo: 18,75 euro a fronte dei 38,95 delle Regioni a statuto ordinario. Merito anche delle voci evidenziate nella grafica. Spese legali, missioni, cancelleria e consulenze. I dati sono impressionanti, soprattutto se confrontati con quelli delle altre Regioni. Uno su tutti, il costo del personale, che in Lombardia si ferma a 104 milioni, mentre in Sicilia ammonta a quasi 600, nel Lazio raggiunge i 142 in Campania i 167 milioni.