I grillini vogliono “commemorare” un albero “ucciso”
Chi pensa di aver letto tutto sulle stravaganze dei grillini, non sa che a Milano il Movimento 5 stelle vuole commemorare un albero tagliato. Un albero tagliato perché pericoloso, peraltro. E intende farlo, oltretutto, nello spazio delle commemorazioni ufficiali, quello che in genere viene dedicato a giornate istituzionalmente preposte alla memoria, al ricordo, alla celebrazione di eventi o ricorrenze di particolare importanza storica, o sociale: il 25 aprile, le stragi, le tragedie nazionali, la Giornata della memoria. In quello spazio istituzionale una consigliera del Municipio 4 di Milano, voleva commemorare un albero, che Comune e Municipio hanno dovuto tagliare perché in procinto di crollare, dopo aver già provocato danni.
E’ successo nell’ultimo Consiglio di zona e lo racconta il presidente del Consiglio, Oscar Strano, che in aula, che dopo aver impiegato qualche secondo a capire di cosa si stesse parlando, ha deciso di togliere la parola alla consigliera dei 5 Stelle. E poi ha spiegato: “Finché resterò presidente del Consiglio di municipio non consentirò che si sviliscano le istituzioni fino a questo punto”. “Il Movimento 5 Stelle in Consiglio di municipio – ha riferito il presidente – durante lo spazio per le commemorazioni, momento solenne, importante, ha iniziato con una patetica pantomima sull’abbattimento di un albero, giudicato pericoloso dagli agronomi del Comune. Voleva cioè commemorare un albero abbattuto con ragionevoli motivazioni di sicurezza pubblica”. Strano ha parlato di una “intollerabile farsa in un momento solenne”. “Secondo taluni – ha spiegato – nel mio ruolo di presidente del Consiglio non dovrei esprimere un richiamo all’istituzione quando questa viene schernita da futili iniziative propagandistiche. Il mio senso delle istituzioni, invece, mi impone l’esatto contrario. E questo ribadisce, qualora ce ne fosse bisogno, dove sta la serietà e dove no”.
La consigliera grillina, Elena Sironi, ha molto a cuore il tema del verde e degli alberi in particolare. Al pioppo di via Fratelli Rosselli, chiamato Piopponeropuro, ha dedicato ha dedicato pensieri poetici e affranti: “Oggi è stato ucciso un innocente inerme – ha scritto qualche giorno fa – sotto l’inesorabile insistenza di una sega elettrica. Tra le lacrime degli astanti impotenti”. “Fatto a fette per ore e ore”. Straziante, ma chi ama il verde forse può capire. “I cittadini ringraziano il grande Piopponeropuro – ha aggiunto poi – e si scusano con lui per non essere stati in grado di proteggerlo”. A lui, a Piopponeropuro, la consigliera si rivolge anche direttamente: “Settimana prossima porteremo i tuoi resti a far analizzare – gli ha detto dieci giorni fa – Vogliamo sapere se oltre ad essere un esemplare sano e secolare fossi anche una specie botanica rara. Comunque grati di essere stati tuoi compagni di vita”.
Parole meno gentili e pensieri affatto teneri, la consigliera li ha rivolti invece al presidente che le ha tolto la parola stroncando la “commemorazione”. E lo ha contestato: “Credo che un rappresentante delle istituzioni, addirittura un presidente del consiglio che dovrebbe essere esempio di correttezza – ha detto la consigliera – non possa permettersi di approfittare del proprio ruolo per esprimere giudizi in aula di pubblica udienza sulle manifestazioni di pensiero dei consiglieri. Io – ha aggiunto – posso accettare, anche se non condivido, la censura sull’opportunità di un mio intervento, ma ritengo inaccettabile essere malamente zittita e pubblicamente accusata di utilizzare un argomento per fare campagna elettorale”. Quindi ha apostrofato il presidente del Consiglio in modo poco simpatico: “Una persona maleducata e arrogante che abusa del suo ruolo. Il suo comportamento è stato assolutamente sopra le righe e indegno”.
Il tutto lo ha scritto su facebook, provocando peraltro una serie di commenti solidali o addirittura lusinghieri per lo stesso Strano. Sull’abbattimento – per Sironi – il punto rilevante è che la mancanza di trasparenza della procedura ha creato tra i residenti sfiducia nelle istituzioni”. Ma nel merito, la testimonianza che taglia la testa al toro è quello di Graziella Biondino, militante di Forza Italia: “Adesso – ha sbottato – mi sono rotta di leggere, e ascoltare la diretta, i problemi sono ben altri nel Municipio 4, vi comunico che nel mese di dicembre sono dovuta passare sul quel marciapiede dove c’è l’albero morto e con la mia carrozzina stavo facendo una bellissima caduta. Non sprecate i soldi di noi cittadini per certe cavolate, stando per un’ora in consiglio a parlare di un albero abbattuto, occupatevi dei veri problemi della comunità della Zona 4”.