L’uomo che parla agli ulivi
Marino Magliani è l’uomo che parla agli ulivi. È così che lo ricordo in uno di quei pomeriggi d’agosto in una valle invisibile e verde e ocra e azzurra quando il resto dell’universo si gode la controra. E lui lì a chiederti il nome, non la specie, ma proprio il nome di battesimo, di questo o di quell’albero. Qualcuno potrebbe confonderlo con uno scrittore vagabondo, ma non è solo quello. È uno che per mestiere fa il cacciatore di storie, le sue, e quelle di chi incontra. Viene dalla Liguria aspra e con un ricordo di povertà, da quella Dolcedo che si beffa del suo nome e qualche volta può essere cattiva con i suoi figli, salvo poi coccolarli quando non hanno più nulla da perdere. Marino Magliani ha girato mezzo mondo, si è ritrovato naufrago in Sudamerica, per poi trovare porto sulle coste olandesi, con una moglie e un figlio che non parlano l’italiano. Ma se qualcuno di voi vuole conoscere uno scrittore vero, di quelli che non si trovano nei supermarket mordi e fuggi del libro, allora deve andare a incrociare i suoi romanzi.
Stanate la disillusione argentina di “Cani romantici” o la storia così assurda da quasi non sembrare era che è quel piccolo capolavoro di “Colonia alpina Ferranti Aporti Nava” o “Quattro giorni per non morire”, “La tana degli Alberibelli”, “Quella notte a Dolcedo”.
Marino ti emoziona anche quando scrive per campare, come accade con “Amsterdam è una farfalla”. Un libro fatto di pedalate lungo i canali, come una sorta di reportage narrativo dal sellino, ma dove il testo che Magliani aveva in mente si trasforma, e da innocente guida letteraria sulla città, piena di citazioni e curiosità, di paralleli tra la sua Liguria verticale e l’orizzontalità olandese, diventerà un vero e proprio viaggio nei sotterranei di Amsterdam. Andate a leggervi “La ricerca del legname” dove prende in prestito Pepe El Tira, il topo investigatore nato dalla penna di Roberto Bolaño per giocarci a modo suo. La verità è che ogni volta che ti ritrovi davanti Marino Magliani pensi che sia un hobby nato in Liguria e sparito in Olanda. E non smetteresti mai di ascoltare le sue storie.