Nel 1953 non c’era neppure la Rai, ma l’onorevole Giorgio Napolitano sì. Aveva ventotto anni e un posto a Montecitorio come deputato del Pci, accanto a Giorgio Amendola. I due non avevano solo in comune il nome, la laurea in giurisprudenza, la passione per la politica economica, un padre liberale e antifascista, il comunismo borghese, l’idea che la rivoluzione può attendere, ma soprattutto il talento di fare rete. L’oro di Napolitano viene da qui. Oro come patrimonio umano, culturale e politico. Nessuno come lui. Nessuno come Re Giorgio. E’ uno straordinario superstite della storia. Ha detto sì a Togliatti, seppellito […]