La fisica del romanzo: tutti gli eroi di Einstein

Non bisogna stupirsi se il cavaliere della Mancia amava perdersi nelle curvature dello «spaziotempo». Don Chisciotte in qualche modo deve aver avuto contezza della relatività di Einstein. Non per quell’ossessione visionaria di scaraventarsi contro i mulini a vento barattandoli per armigeri. Quello è sogno, o avventura o magari follia. No, non per quello, ma per quel suo modo di raccontare dove non si sa mai se il narratore, l’osservatore, sia dentro o fuori, in un presente perennemente in sospensione. Non stupitevi neppure per i paradossi della probabilità di Rosencrantz e Guildenstern e per la sostanza dei sogni di Amleto, tantomeno […]

  

Il romanzo del tempo

Nel Tristram Shandy il tempo implode, come se la narrazione venisse attratta da un buco nero. E’ l’umorismo metafisico dell’uomo che incontra Dio e lo esaspera con le sue chiacchiere. Nella Recherche  il tempo scorre all’indietro ed è drammatico. L’Ulisse accelera il tempo e per questo la narrazione si fa epica. In Infinite Jest al contrario il tempo rallenta fino al limite ultimo che lo separa dallo stato di quiete, ci si muove nel tempo dell’universo e il risultato è un romanzo comico. Nel Tempo è un bastardo di Jennifer Egan il tempo si deframmenta e nelle pause delle dodici short stories […]

  

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