Pietra su pietra. Ancora una volta con le mani nelle macerie, con la fatica, con l’ingegno, con la speranza, perché crollano i muri ma non le idee, non ciò che sei, senza maledire il cielo, perché tanto è inutile, ma come Giobbe resistere a ogni sventura e ricominciare. Si chiama fede o orgoglio o antica cocciutaggine di chi si porta nel dna mille e più di mille anni di cadute e resurrezioni, come il pugile che sa che la sconfitta non è cadere ma non rialzarsi mai. Quando padre Bruno Marin solleva la testa davanti alla basilica di San Benedetto […]