28Mar 14
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Il re è morto, viva il re. Giuseppe Scopelliti (di cui qualcuno mi accusa di non volermi occupare, spero che adesso sia contento) non è più il governatore della Calabria. La condanna a sei anni che gli ha segato i piedini della poltrona di presidente è legata ai bilanci traballanti del Comune di Reggio Calabria, città commissariata per dissesto e sull’orlo del default definitivo, che lui avrebbe firmato sapendo – questa è la tesi dei pm avallata dalla sentenza di primo grado emessa giovedì sera – che erano falsi, pieni di fatture gonfiate da quella dirigente del Comune – Orsola […]
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11Mar 14
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Che cosa sta succedendo a Reggio Calabria? Difficile dare una risposta a ogni punto interrogativo che si è acceso in città. I commissari hanno altri sei mesi per evitare il dissesto finanziario – e non è detto che ci riescano, e non è detto che non sia un bene che non ci riescano, ma questa è un’opinione personale – ma i problemi intanto si accumulano come la spazzatura. L’emergenza ambientale è conclamata, le responsabilità anche in questo caso sono molteplici, su tutte la pervasività della ’ndrangheta nella società municipalizzata che gestisce la raccolta, come dimostra l’andamento del processo sull’infiltrazione da […]
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18Feb 14
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Oggi volevo parlare della splendida puntata di ieri sera di Presa diretta, dove si è parlato (soprattutto) della difficoltà dello Stato a far fruttare i beni sequestrati alla mafia. Anche perché (è solo una coincidenza?) la scorsa notte un incendio è divampato all’interno del Caffè de Paris di via Veneto a Roma. Pochi danni, per fortuna, ma al peggio non c’è fine. La struttura simbolo della Dolce vita romana era finita al centro di un’inchiesta su riciclaggio di denaro di cosche della ’ndrangheta calabrese (era in mano alla famiglia Alvaro) ed è da allora sotto amministrazione giudiziaria. Come vanno le […]
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15Feb 14
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Chi difende lo Stato in Calabria? Le forze dell’ordine, quando non si dimostrano a busta paga dei boss. I politici, quando non vanno in udienza a casa dei capifamiglia a elemosirare voti. E poi ci sono i magistrati… E qui il discorso – per chi ha voglia di farsi qualche domanda – si complicano. Cominciamo da Giancarlo Giusti, l’ex gip di Palmi arrestato dalla Procura di Catanzaro per un presunto«patto scellerato» con la cosca Bellocco di Gioia Tauro. Su Giusti i primi sospetto erano sorti quando nel 2009 furono scarcerati tre esponenti della potente famiglia della Piana: Rocco Bellocco, Rocco […]
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10Feb 14
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Eppur si muove, avrebbe detto qualcuno. A Reggio Calabria c’è un magistrato coraggioso, come tanti altri suoi colleghi per carità, a cui oggi va il mio pensiero: si chiama Giuseppe Lombardo. Al processo Meta, uno dei filoni chiave per capire l’evoluzione della ’ndrangheta a Reggio Calabria (e di conseguenza nel resto del Paese e all’estero), Lombardo ha preso una decisione cruciale: chiedere un nuovo capo d’imputazione per i capi delle cosche di ’ndrangheta alla sbarra. Giuseppe De Stefano, Pasquale Condello, Domenico Condello, Pasquale Libri e Giovanni Tegano, secondo il magistrato, sono «dirigenti, promotori e organizzatori dei rispettivi gruppi criminali di […]
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08Feb 14
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Maria Concetta Cacciola non era una pentita ma una testimone di giustizia, (era la nipote del boss Gregorio Bellocco, il cognato di suo padre Michele) che aveva deciso di testimoniare contro la sua famiglia, poi aveva ritrattato tutto. È morta suicida quattro anni fa a Rosarno dopo aver ingerito dell’acido muriatico, in circostanze ancora da tutte chiarire. Se è stato omicidio si capirà nei prossimi giorni. Stando ai pm di Palmi a indurre la donna a ritrattare le accuse sarebbero stati tre parenti e due avvocati, tutti arrestati oggi. Proprio nel giorno in cui i giudici della Corte d’assise d’appello […]
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04Feb 14
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Questo è un blog sulla ‘ndrangheta la cui ambizione principale non vuole essere quella di dare risposte ma quella di farsi delle domande. La prima che mi viene in mente è questa: che cosa unisce la sanguinaria evasione dell’ergastolano Domenico Cutrì davanti alla sezione distaccata del tribunale di Busto Arsizio, a Gallarate con quella silenziosa di Saro Mammoliti, capo (pentito?) della cosca che opera a Oppido Mamertina a causa di una condanna a 13 anni e 6 mesi per estorsione aggravata? Proprio mentre a San Luca un presunto cartello criminale si sarebbe spartito gli appalti pubblici nella Locride (oltre ai […]
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