Scheletri e cessi in una chiesa: a chi giova?

In fondo siamo tutti figli di Duchamp. Un cesso è un cesso, ma se lo metti in un museo, quel cesso smette di essere un cesso e diventa un problema, un corto circuito di senso. Lo fece Duchamp nel 1917 e un secolo dopo siamo ancora tutti, pienamente, inesorabilmente, suoi fragili epigoni se pensiamo alle migliaia di esposizioni, installazioni e performance in luoghi monumentali e storici dove la prima domanda dell’artista o del curatore è: come mi posso far notare? Come posso far diventare notizia, clamore, interesse, desiderio, il mio gesto in un luogo che ha vissuto secoli e secoli […]

  

I vandali sono protetti dall’indifferenza

Non fa notizia, non fa mai notizia. Mai, mai una volta. Un vandalo, dieci vandali, mille vandali che brutalizzano, giorno dopo giorno, nell’indifferenza totale e pneumatica dei cittadini, un’architettura pregevolissima del nostro territorio italiano, non arrivano a destare la minima attenzione da parte di media, politici, istituzioni, specchi tragici e perfetti di quanto noi vili siamo. Stavolta, per l’ennesima volta, è capitato al ponte curvato della Valle del Mingardo, costruito con un equilibrio formale ineccepibile, in mattoni rossi in piena età fascista (1929), tra i comuni di Centola e Celle di Bulgheria, in provincia di Salerno. Arrivano lì – i […]

  

Miopia assoluta verso un genio

Le grandi città d’arte hanno miopie e sordità sull’arte che i piccolissimi comuni non hanno. Non perché i piccolissimi comuni siano più lungimiranti, ma perché, avendo meno, sono portati a valorizzarlo meglio. Se Vinicio Berti, genio pittorico incontrastato del secondo Novecento italiano, fosse vissuto tutta la vita non a Firenze, ma chessò a Montelupo Fiorentino, a Pratolino o a Pontassieve, avrebbe già da anni il museo che espone in sede permanente e storicizzata le sue opere, così come Viareggio ha giustamente il museo dedicato a Lorenzo Viani, Santa Sofia ha musealizzato Mattia Moreni, Città di Castello ha incoronato Alberto Burri, […]

  

I falsi sono la morte del mercato

Arriveremo ad un punto in cui i falsi nell’arte saranno così tanti che non compreremo più un’opera nel timore che non sia vera. Arriveremo a questo momento: i falsi nati per essere venduti come veri saranno così frequenti e ben documentati che giungeranno a paralizzare il mercato stesso dei veri. Perché falsifichi un Modigliani, un Burri, un Dorazio? Per certificarlo in mostre e cataloghi e poi venderlo come fosse vero, al prezzo del vero. Cosa comporta però se sempre più casi di falsi vengono scoperti, denunciati e la stampa giustamente ne dà risalto? Succede che, fintanto i casi rimangono sporadici, […]

  

Arte e TV, un problema serio

L’arte moderna e contemporanea in televisione entra solo con le televendite. I programmi culturali sull’arte non ci sono. Se vuoi vedere opere e stili del nostro tempo, guardi le televendite. Il binocolo è quello ristretto del mercato. Ci sei come artista, se vendi. Nessun moralismo, ma un dato di fatto: la televisione appalta l’arte alle televendite; le televendite non hanno scopi educativi, ma commerciali, dunque mostrano ciò che sanno di poter vendere. Se ne deduce che la conoscenza del telespettatore, in merito all’arte del nostro tempo, è distorta dalla diretta vendita di ciò che può essere smerciato. Mi si dirà […]

  

Sputeranno su nostra madre

Calpesteranno nostra madre, le sputeranno addosso, in faccia, sulla bocca. Lo faranno senza reticenze, in branco, accerchiandola come i lupi fanno con la preda. La prenderanno per le braccia, strattonandola da una parte e dall’altra, come i carnivori fanno con la carne sbranata, le strapperanno i vestiti, le tireranno i capelli, le slabbreranno il reggiseno, sputandole, sputandole dappertutto. Capiterà tutto questo, a breve, se di fronte all’ennesimo sfregio (ennesimo, ennesimo, ennesimo), se di fronte ai vandali che hanno ieri brutalizzato la tomba del Beato Angelico nella basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma, ne siamo indifferenti, come siamo stati […]

  

Il nostro lavoro è inutile

In fondo il mio lavoro è inutile. Il nostro lavoro è inutile. Sono anni che su RaiUno, su Panorama, sul Giornale, ho scritto, denunciato, dimostrato lo stato di patente criminalità che alberga attorno ai templi di Portuno ed Ercole Vincitore a Roma, vicino al Teatro Marcello, presso cui sono stato anche aggredito da spacciatori infami, come documentato in un mio reportage sul settimanale mondadoriano, così come in molti altri siti archeologici e artistici italiani che versano in pesantissima incuria. Risultato? Niente. Assolutamente niente. Pura indifferenza delle istituzioni, del Comune e del Ministero dei Beni culturali che dovrebbero tutelare la salute […]

  

Musei luna park

Ma vi rendete conto che, nei musei e nelle gallerie, le opere d’arte sono sempre più irrilevanti, mentre viene reso sempre più eccitante, stimolante, il contesto attorno, come se le opere d’arte fossero dei complementi di arredo e non l’essenza e la finalità del museo stesso, l’essenza e la finalità dell’esposizione stessa? Luci, faretti, proiezioni, pareti cromaticamente eccitanti, musiche di sottofondo, pannelli luminosi, specchi, tutto è mirato a drogare il contesto, a renderlo un luogo iperstimolante. Va benissimo ma, in questo modo, protagonista non è l’opera d’arte, ma l’effetto scenico, ambientale, lo sfondo teatrale. In questo modo l’eccitamento ti viene […]

  

I politici parlano, gli artisti generano cosmo

I politici parlano, parlano, parlano. Gli artisti creano, generano cosmo, energia gravitazionale, produttiva, una produzione inquieta, smaniosa, e più creano, più smaniano, e più smaniano, più sondano l’insondabile, l’invisibile agli occhi, l’inconsueto, a tratti l’inaudito. Mentre i politici complottano, tatticizzano, speculano, gli artisti hanno un solo verbo che è loro madre: partorire. E sotto questo verbo, perlustrano le ragioni più lontane della nostra ovvietà, o l’ovvietà stessa, prendendola per il ciuffo di chi vuole profanarla, violentarla, o accudirla. Abbiate pietà dei politici e tessete lodi su lodi agli artisti, giacché passano gli anni, i decenni, e delle parole gonfie dei […]

  

Il collezionista di Prato

Mi disse: “so che fai un’asta di beneficenza per salvare un bambino gravemente malato. Vieni qui. Ho preparato una cosa per te”. Lo avevo conosciuto per le sue mostre in giro per l’Europa (l’ultima quella su Hermann Nitsch alla Fondazione Opera Santa Rita di Prato), ma di persona lo avevo incontrato sì o no un paio di volte. Andai così da lui, al Macrolotto 2, zona industriale di Prato. Appena entrai nel suo grande magazzino, fatto di scaffali, binari e corsie pieni di opere d’arte, disegni, sculture, pitture, dossier, mi portò accanto ad un tavolo e mi fece vedere una cartella. “Aprila”, […]

  

Il blog di Luca Nannipieri © 2024
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